L’aggressione, avvenuta al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano, è stata denunciata da Cisl Fp.
Aggredito all’interno del Pronto soccorso, un infermiere in servizio all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta è finito in prognosi riservata al reparto di Medicina d’urgenza. Lo denuncia la Cisl Fp, che ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti del Pronto soccorso.
Due le persone denunciate in stato di libertà dai carabinieri: erano giunte nella struttura da circa un quarto d’ora, quando hanno iniziato a sollecitare l’intervento dei sanitari. L’infermiere – spiega la nota del sindacato a firma del segretario provinciale Franco Della Rocca e del segretario provinciale con delega alla Sanità, Nicola Cristiani – è stato colpito con “calci e pugni per non aver concesso all’aggressore, che è stato denunciato, di passare davanti nella fila al momento della registrazione al triage”. L’uomo “si è presentato al banco dichiarando di aver avuto un incidente, ma non avendo danni visibili gli è stato chiesto di rispettare le precedenze, cosa che ha scatenato la sua rabbia nei confronti dell’infermiere di turno”. Il lavoratore “sarebbe stato aggredito alle spalle da almeno un paio di persone e danni sono stati prodotti anche alla struttura”.
Sottolineano Della Rocca e Cristiani: “I lavoratori, in questo momento delicato in cui hanno subito trasformazioni e stress di ogni tipo, non possono assolutamente essere sottoposti a situazioni di pericolo e di inadeguatezza. Si chiede pertanto al direttore generale di mettere in atto ogni tipo di provvedimento e cautela utile a salvaguardare la sicurezza e l’incolumità degli operatori sanitari. È grave che il triage sia ancora posizionato praticamente al centro dell’area di attesa, all’esterno del Pronto soccorso e dunque in mezzo alla gente, alla mercé di chiunque arrivi anche con cattive intenzioni. È da molto tempo che la Cisl chiede la modifica di questa struttura è l’ampliamento dell’area triage”.
Il protagonista dell’aggressione è stato fermato. Per lui il magistrato ha disposto il trasferimento al penitenziario di Santa Maria Capua Vetere.
Redazione Nurse Times
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