L’aggressore, affetto da una patologia psichiatrica, ha provocato danni guaribili in sette giorni al malcapitato sanitario.
Una nuova, brutale aggressione ha avuto luogo sabato 3 novembre nel carcere di Salerno. Per l’esattezza all’interno della prima sezione della casa circondariale, situata nel quartiere Fuorni, che ospita le persone recluse per reati non gravi. La vittima dell’ennesimo episodio di violenza è un infermiere, preso a pugni durante una terapia da un detenuto di origini napoletane, affetto da una patologia psichiatrica.
Il malcapitato sanitario è stato subito trasportato al pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove i medici gli hanno riscontrato un trauma all’occhio destro, escoriazioni varie e un trauma alla mano sinistra, con prognosi di sette giorni. Soltanto il giorno prima, nello stesso carcere, una detenuta di 44enne, originaria di Pontecagnano, si era tolta la vita impiccandosi nella sua cella.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.salernotoday.it
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