I carichi di lavoro insostenibili registrati nella Casa Circondariale di Capodimonte sono apparsi agli occhi di molti davvero insostenibili
Un solo infermiere avrebbe l’onere di assistere oltre 400 detenuti dislocati in tre diverse sezioni.
“E tra gli infermieri dipendenti Asl che lavorano al Carcere di Benevento – racconta il segretario territoriale della Uil Fpl di Benevento, Giovanni De Luca – c’è anche il presidente dell’Opi di Benevento”.
È apparso a molti incredibile come il presidente dell’ordine provinciale delle professioni infermieristiche, Massimo Procaccini, territorialmente competente accetti di lavorare in simili condizioni senza aver denunciato in alcun modo quanto accade quotidianamente nel penitenziario.
“Ci sorprende – incalza De Luca – che proprio il presidente dell’Ordine che lavora nel carcere e sa benissimo la situazione non abbia speso una parola di denuncia, non tanto come lavoratore, ma come rappresentante dell’organismo che tutela la categoria infermieristica”.
Appare giustificata l’incredulità dei molti professionisti coinvolti, considerando che l’Opi di Benevento abbia una delle quote associative annuali più alte in Italia.
“Confidiamo che in futuro ci sia un atteggiamento diverso – conclude De Luca – e che anche questo organismo aggiunga la propria voce per risolvere i problemi degli infermieri di Benevento”.
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