La giunta regionale ha proceduto alle nomine, ignorando le indicazioni giunte dalla rappresentante del Governo.
Il Governatore della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha deciso di andare dritto per la sua strada, nominando per interposta persona i nuovi commissari delle aziende sanitarie regionali e ignorando le scelte di Giulia Grillo, che aveva indicato Saverio Cotticelli e Thomas Schael. Immediata la reazione del ministro, giunta sia attraverso un videomessaggio su Facebook sia attraverso la seguente nota, pubblicata sul sito del ministero della Salute.
“La Giunta regionale della Calabria, con la nomina dei commissari, ha compiuto un grave atto di arroganza istituzionale, che traccia una linea netta nei nostri rapporti. La sanità della Calabria è stata commissariata perché continua a rimanere in una situazione indecente: i livelli essenziali di assistenza peggiorano di anno in anno e il disavanzo continua a crescere. Oliverio con la sua volontà di tirare dritto, senza sentire nessuno se non la sua Giunta, con le nomine delle aziende sanitarie e ospedaliere ha di fatto sbattuto la porta in faccia ai neo commissari Cotticelli e Schael, e quindi al Governo. Appare evidente che occorre cambiare rotta. Farò ogni cosa in mio potere per oppormi al perpetuarsi della malagestione della sanità in Calabria, e quindi a queste nomine non trasparenti. Lo dobbiamo ai cittadini calabresi, che non ne possono più di questo disastro. Lo dobbiamo a tutti i cittadini che ci chiedono di cambiare il Paese. L’atto di arroganza unilaterale del presidente Oliverio merita tutto il rigore di questo Governo. I cittadini calabresi meritano il cambiamento”.
Non si è fatta attendere nemmeno la replica di Oliverio. “La leale e proficua collaborazione tra organi dello Stato, tra lo Stato e la Regione, è sempre stata una mia pratica quotidiana e una continua ricerca, ma lei, signor ministro, condividerà che questo non può che avvenire nell’ambito delle rispettive prerogative e competenze. Subordinare ciò, cosa che – ne sono sicuro – lei non vorrà, a una velata subalternità della Regione non mi sembra una premessa incoraggiante”.
Prosegue il presidente della Regione Calabria: “Nei giorni scorsi ho incontrato i nuovi commissari e, devo rassicurala, in un clima di cordialità e di reciproca disponibilità. Oltre a fare una prima panoramica sui gravi problemi della sanità calabrese, li ho informati che, stanti le scadenze già maturate e altre prossime a scadere, avremmo proceduto alla nomina di commissari, anche per consentire la riapertura dei termini dei concorrenti alla nomina di direttori generali, al fine di avere la più larga platea possibile. Questi sono i fatti. Non comprendo, quindi, le ragioni della sua nota e, per quanto mi riguarda, per il bene supremo della cura della salute dei calabresi, risollecito, come già fatto in più circostanze, una proficua collaborazione istituzionale, sempre nel rispetto delle prerogative di ciascuno”.
Redazione Nurse Times
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