Cinque centri della Sardegna hanno avviato la sperimentazione del cosiddetto “cane allerta glicemia”.
I bambini diabetici del San Teodoro, Gonnosfanadiga, Villacidro. Monserrato e Oristano prenderanno parte al “Progetto Serena”.
Durante la fase iniziale, ogni nosocomio inserirà un solo paziente, per un totale di 5 bimbi affetti da diabete.
Un operatore cinofilo addestrerà il cane a riconoscere i valori glicemici del paziente di riferimento, utilizzando il suo affinatissimo fiuto.
Simone Furcas, referente del progetto Serena in Sardegna si occuperà della parte pratica.
L’idea, nata a Verona nel 2013, si è estesa positivamente in tutta Italia, grazie all’intuizione di Roberto Zampieri.
L’addestramento dura complessivamente dai dodici ai diciotto mesi. I cani seguiranno poi un corso di aggiornamento annuale.
I cani vengono allenati utilizzando quella che in gergo tecnico viene definita “discriminazione olfattiva”.
Annusano campioni contenenti la saliva dei pazienti riuscendo così a riconoscere i picchi della malattia.
Ad Oristano la sperimentazione è stata richiesta dalla famiglia di Angelo Boi. Dall 2016 hanno scoperto che il loro figlio Silvio, 10 anni, soffre di diabete. Quando hanno sentito della terapia legata al cane allerta glicemia hanno contattato la casa madre e avviato la sperimentazione. A Benetutti hanno acquistato “Glice” un barboncino nano e da oggi hanno avviato l’addestramento del cucciolo che diventerà l’angelo custode di Silvio.
“Abbiamo deciso di aiutare nostro figlio con questo importante progetto che non sostituisce le terapie già in atto – racconta Daniela Atzei, madre del bambino – è un importante aiuto, un prezioso supporto. Il cane riesce a segnalare, spesso anche prima, che il paziente stia male, i picchi pericolosi della glicemia. Oggi abbiamo iniziato questo lungo percorso, ma siamo sicuri che riusciremo a portalo a compimento“.
L’addestramento non sarebbe rivolto solo ai cani di razza. Qualsiasi esemplare può essere “formato” a tale attività. Il giusto rapporto ed un dialogo corretto tra padrone e animale favoriscono un esito positivo della formazione di una perfetta “sentinella olfattiva”.
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