I dati di una ricerca condotta da Iqvia rivelano che nel 2021 il giro d’affari è stato di quasi 140 milioni per il solo servizio legato ai tamponi. Trend confermato in questo inizio di 2022. Punto fermo della crescita, il canale di vendita online. Contributo importante anche dalla cosmetica.
Nel 2021 le farmacie italiane hanno registrato un aumento del fatturato del 3,4% rispetto all’anno precedente, toccando i 24,4 miliardi di euro. E il giro d’affari per il solo servizio legato ai tamponi ha è stato di quasi 140 milioni.
Un trend che continua nel 2022. Nelle prime 12 settimane di quest’anno le farmacie italiane hanno infatti registrato un aumento di fatturato del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2021 (6 milioni di euro), con una vendita di tamponi che in gennaio ha superato i 2,2 milioni di euro e sfiorato gli 870mila euro a febbraio. Il canale di vendita online è ormai un punto fermo di questa crescita, con un aumento del fatturato del 26,8% nel 2021 rispetto al 2020. I dati emergono da una ricerca condotta da Iqvia e presentati a Milano durante la conferenza stampa per il lancio dell’ edizione 2022 di Cosmofarma, in programma a BolognaFiere dal 13 al 15 maggio.
“Nel 2021 la farmacia dei servizi ha ricevuto una grande spinta dalla pandemia – conferma Sergio Liberatore, amministratore delegato di Iqvia Italia –. Il servizio di tamponatura e la vaccinazione in farmacia hanno rappresentato la prima, vera prova. La pandemia ha dato anche un notevole impulso alla digitalizzazione delle farmacie italiane. Si calcola che un anno di pandemia è equivalso a quattro anni normali in termini di sviluppo digitale del settore. D’ora in avanti la competitività passerà dai servizi che il farmacista saprà offrire ai propri clienti, anche online”.
Il settore sfrutterà le giornate di Cosmofarma proprio per fare il punto sull’era post-Covid. “Negli ultimi due anni i farmacisti hanno dato prova di sapersi adattare ai cambiamenti, rispondendo in maniera immediata ed efficace alle esigenze dettate dalla pandemia – afferma Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti (Fofi) –. I cittadini e il Servizio sanitario nazionale si cono giovati della presenza capillare sul territorio e delle competenze dei professionisti, il cui contributo è stato fondamentale per l’attività di screening dei casi Covid e per l’accelerazione della campagna vaccinale, con 2,5 milioni di inoculazioni realizzate in farmacia in pochi mesi. L’esperienza della farmacia dei servizi, maturata sul campo, deve oggi essere messa a sistema per dare piena attuazione al processo di rafforzamento delle cure di prossimità”.
Sulla stessa linea Marco Cossolo, presidente nazionale di Federfarma: “In questi due lunghi anni di pandemia si è affermato il modello della farmacia di relazione, orientata alle esigenze di salute dei cittadini con risposte tempestive ed efficaci. Questa evoluzione si innesta nel più ampio processo di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria, al quale le farmacie possono dare un contributo fondamentale in virtù della loro capillarità sul territorio, in sinergia con tutti gli attori del sistema”.
Un contributo al business delle farmacie è arrivato anche dalla cosmetica, il cui fatturato nel 2021 è stato di 11,8 miliardi di euro, con consumi per quasi 1,9 miliardi di euro. E le prospettive sono di crescita anche per il 2022, con un fatturato stimato in 12,1 miliardi e un consumo di cosmetici che dovrebbe tornare a livelli pre-Covid. Le proiezioni di Cosmetica Italia parlano di un +2% nel 2022 e un +2,5% nel 2023.
Redazione Nurse Times
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