Il ministro della Salute italiano ha parlato anche di vaccino per la fascia 5-11 anni: “Fidiamoci dei nostri pediatri”. E sull’obbligo vaccinale: “Legittime tutte le strade che aiutano a tenere sotto controllo la pandemia”.
A margine del Consiglio Salute di Bruxelles il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha lanciuato un auspicio: “La salute non può essere considerato solo un tema nazionale. Serve un coordinamento sempre più significativo e forte a livello Ue. Mi pare che si stia lavorando nella direzione giusta come dimostrato dalle scelte condivise che sono state fatte sul Sudafrica e sui Paesi limitrofi quando è emersa la vicenda della variante Omicron. Dobbiamo insistere su questo terremo e fare sempre di più in termini di coordinamento. Ma i segnali vanno in questa direzione: c’è la consapevolezza crescente che bisogna fare di più ed essere più coordinati”.
Speranza ha parlato anche della vaccinazione anti-Covid per per i bambini della fascia d’età 5-11 anni, che partirà a breve: “La vaccinazione per i bambini in Italia comincerà il 16 dicembre, com’è già stato annunciato dal commissario Figliuolo, e la mia opinione è che le persone devono fidarsi dei nostri pediatri di libera scelta. Abbiamo la fortuna di essere un grande Paese, con medici pediatri di grandissima qualità. Sono persone che hanno dedicato la loro vita ai nostri figli, ai nostri piccoli e hanno dedicato tutte le loro conoscenze, la loro esperienza, i loro studi a questo. Su una materia così delicata bisogna fidarsi di chi ha dedicato una vita a questa materia. Non ci si può affidare a un social network, a un talk show o una battuta televisiva. Affidiamoci invece alle persone che per competenza, per storia e per esperienza hanno tutti gli elementi per poter valutare. Quindi la mia posizione personale – lo dico da ministro, ma lo dico anche da padre – sarà di fidarsi dei nostri pediatri. Abbiamo la grande fortuna di avere alcuni dei migliori pediatri a livello globale, e questo ci viene riconosciuto da tutti: fidiamoci di loro”.
Quanto alla proroga dello stato di emergenza: “Sono discussioni non ancora mature e in seno al Governo. Aspetteremo il tempo necessario per consolidare una riflessione che è sicuramente in corso, poi faremo le nostre valutazioni”.
Infine Speranza ha parlato dell’obbligo vaccinale: “Ogni Paese fa le valutazioni con i dati che ha. Io ho detto che il nostro è probabilmente il Paese in Europa che, al netto di quello si farà nei prossimi mesi, ha già fatto cose molto concrete. Noi siamo stati il primo Paese d’Europa a dire obbligo per il personale sanitario. Oggi gli altri Paesi europei ci hanno quasi tutti seguiti su questa linea. E oggi ci sono altre rilevanti categorie di lavoratori del nostro Paese che hanno un obbligo. Penso su questo sia legittima una discussione, che ciascuno compie”.
E ancora: “È legittima la posizione dell’Oms (che ha detto che l’obbligo vaccinale è l’ultima spiaggia, ndr), così come è legittima la posizione dei Paesi che stanno aprendo una discussione: il Parlamento tedesco, quello austriaco, che si esprimeranno e chiaramente hanno un loro autonomia che va rispettata. Io insisto su un punto: il vaccino è il vero strumento essenziale. Quindi tutte le strade che aiutano il tasso di vaccinazione sicuramente aiutano i Paesi a tenere sotto controllo questa pandemia”.
Redazione Nurse Times
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