La testimonianza di un dipendente degli Spedali Civili. Basta che un collega si ammali per mandare in tilt il calendario delle ferie.
«Se qualcuno dei miei colleghi si ammala, la situazione può diventare critica. Qualche mese fa abbiamo saltato i riposi per tre mesi di fila». Marco Saottini fa l’infermiere agli Spedali Civili di Brescia da oltre 17 anni. Lavora nel reparto di chirurgia toracica e, come accade anche per i colleghi degli altri reparti, è costretto ad affrontare i disagi derivanti dalla carenza di personale: residui di ferie da smaltire, ferie assicurate solo d’estate e riposi saltati.
«Quando una nostra collega è stata costretta a restare a casa per tre mesi in malattia – racconta l’infermiere – è stato pesante saltare i riposi. Si parla sempre di qualità del servizio da offrire all’utenza, ma credo che non la si possa raggiungere se i lavoratori sono stressati». Stesso discorso per il capitolo ferie: «Le ferie estive riusciamo a farle grazie all’accorpamento dei reparti, ma prendere giorni durante l’anno è dura: ci sono i congedi di maternità o chi, come me, beneficia della Legge 104, e quindi per gli altri colleghi diventa difficile prendere dei giorni. Io stesso ho 26 giorni di ferie del 2018 da smaltire».
Se sul fronte infermieri sembra che qualcosa stia migliorando (ne sono appena stati assunti 70), non è così per gli operatori socio-sanitari. «Per reggere la situazione durante l’estate – riferisce Marco Trivelli, direttore dell’Asst Spedali Civili – siamo dovuti ricorrere a una società di lavoro interinale. Il concorso lo faremo a settembre».
La condizione dei lavoratori del comparto sanità pubblica si fa sentire di più negli ospedali con presidi molto distanti l’uno dall’altro. Come l’Asst del Garda. «Dobbiamo garantire in ogni presidio tutte le stesse tipologie di servizi – sottolinea il direttore Carmelo Scarcella –. Tutto ciò rende più complicate le cose. Una situazione particolarmente stressante per noi è quella legata alla difficoltà di reperire infermieri strumentisti».
Redazione Nurse Times
Fonte: Giornale di Brescia
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