All’indignazione dei sindacati Fials e Nursing Up si aggiunge quella del Coordinamento infermieristico autonomo, espressa attraverso il comunicato che segue.
Era nell’aria ormai da tempo, viste le continue, per così dire, “prese in giro” governative, nei confronti della categoria più penalizzata e più sfruttata della sanità. Siamo passati dal “non vi dimenticheremo di voi”, all’essere considerati “eroi” o “angeli”, ma la dura realtà parla di una bozza di Ccnl che non valorizza le professioni sanitarie, in particolar modo quella infermieristica, ripagandole, dopo 30 anni, con un aumento di 8 centesimi l’ora per la pronta disponibilità o di 26 centesimi l’ora per il turno notturno.
Ricordando che:
Non è stata prevista un’area contrattuale separata, con risorse dedicate.
Non è stato previsto il superamento dell’esclusività per gli infermieri e professionisti sanitari, come per i medici, visto che vige l’obbligo di iscrizione a un Ordine professionale, l’obbligo formativo e l’obbligo della stipula di un’assicurazione sulla responsabilità civile professionale.
Non è stato previsto l’adeguamente delle dotazioni organiche, ormai ridotte ai minimi termini con l’ovvio aumento del rischio clinico, con turni massacranti e sospesi riposi non adeguatamente retribuiti.
Non sono previsti nella bozza di contratto un meccanismo di carriera per gli infermieri e le altre professioni sanitarie, la creazione di incarichi che tengano conto non solo dei titoli di studio, ma anche dell’esperienza e all’anzianità di servizio, come già accade per i medici.
Per non parlare del precariato, della mobilità, delle continue aggressioni verso il personale sanitario, della mancata conciliazione vita-lavoro, del giusto riconoscimento professionale.
E’ ora di far sentire la voce di tutti i professionisti sanitari, ostaggi di una sanità che chiede tanto, ma non restituisce mai quanto messo in campo. Per questi motivi il Coina, viste le azioni già intraprese insieme al Nursing Up, ha aderito allo sciopero e sarà al fianco nelle manifestazioni previste nei prossimi mesi.
Redazione Nurse Times
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