Ci lascia a 68 anni l’infermiere Michele Chiechi, che era conosciuto come “il gigante buono del Policlinico”.
Al gentleman infermiere della sala operatoria, al miglior strumentista. da cui ho imparato, all’ironico schietto e al brontolone modesto.
Si legge sui social in suo ricordo
Da circa un mese l’infermiere, in pensione da alcuni anni, era stato trasferito nel reparto di Terapia intensiva del Covid hospital in Fiera del Levante a Bari, per combattere la sua personale battaglia con il virus.
Dopo la scoperta della positività al Covid, tutti erano certi che Chiechi avrebbe avuto la meglio, perché non era mai stato un tipo arrendevole, scrive N. Cassano su “la Repubblica”. Per tutta la vita si era impegnato, iniziando a lavorare da giovanissimo, per poi approdare nell’ospedale barese, prima come infermiere ausiliario, poi come infermiere effettivo e infine da strumentista. Una vita divisa tra il lavoro e l’amore per la famiglia, sempre attento e vicino ai bisogni della moglie Lucia e ai due figli Francesca e Giuseppe.
- Trapianto “samaritano” di rene riuscito tra Padova, Bologna e L’Aquila
- Sla, individuato nuovo biomarcatore: è una proteina che riduce l’appetito
- Salerno, nuovo scandalo in Rsa: dopo i maltrattatamenti, ecco il raggiro per depredare un’anziana
- Treviso, uomo tornato dal Congo muore per sospetta febbre emorragica. Il virus misterioso potrebbe essere una forma grave di malaria
- Puglia, arriva la bocciatura della Corte Costituzionale: “Aress non può gestire concorsi e assunzioni per conto delle Asl”
Fonte e foto: bari.repubblica.it
Lascia un commento