AVERSA – Ancora una denuncia da parte del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli
Il consigliere campano entra pesantemente nelle vicende della sanità casertana.
Lo stesso si era reso protagonista della denuncia “sulle Infermiere prostitute nell’ospedale di Caserta” (VEDI) poi smentita dai vertici del nosocomio e della vicenda delle assunzioni attraverso agenzie interinali da parte delle strutture sanitarie della Campania, personale che per il 70% sarebbero parenti di infermieri, amministrativi e medici delle Asl (VEDI).
Secondo Borrelli “una ventina di infermieri dipendenti degli ospedali religiosi hanno sostenuto le prove concorsuali per essere assunti nel pronto soccorso dell’ospedale di Aversa, in palese violazione della legge che vieta il passaggio dalle strutture religiose a quelle pubbliche, a meno che non siano stati assunti attraverso procedure concorsuali del tutto simili a quelle richieste per poter lavorare nel pubblico impiego”.
Alla denuncia seguirà, nei prossimi giorni, una interrogazione in seno alla Commissione Sanità.
“Tra l’altro – rimarca Borrelli – molti degli infermieri ammessi al concorso per i cinque posti disponibili nel pronto soccorso di Aversa sarebbero stati esclusi da altre procedure simili, a cominciare da quella del Rummo di Benevento, proprio perché non hanno superato un concorso”.
Borrelli rivolgendosi ai dirigenti dell’Asl di Caserta che hanno bandito il concorso, chiede di “verificare attentamente la posizione degli esaminati prima di stilare la graduatoria per capire se gli infermieri provenienti dagli ospedali religiosi hanno sostenuto concorsi per accedere, anche se l’ipotesi sembra piuttosto improbabile visto che in quelle strutture si accede per chiamata diretta o comunque con selezioni che non hanno nulla a che fare con i concorsi pubblici”.
Giuseppe Papagni
Lascia un commento