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Attacchi al segretario generale territoriale. FIALS Milano area Metropolitana denuncia AADI per danno d’immagine

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Fials Milano: “Gli infermieri e gli Oss lombardi vanno valorizzati”
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Vincenzo De Martino segretario generale territoriale Fials area Metropolitana risponde”questi attacchi strumentali fatti solo per invidia sulla mia persona e sulla crescita che stiamo avendo in termini di consenso. Non si rendono conto che queste modo di fare serve solo ad infangare la professione infermieristica”

Riceviamo e pubblichiamo la nota della segreteria provinciale di Milano Area metropolitana


Con la presente nota si comunica che l’Organizzazione sindacale FIALS Milano area metropolitana sta provvedendo a proporre denuncia per diffamazione e danno di immagine con richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’AADI Regione Lombardia (Associazione Avvocatura di diritto Infermieristico) per le dichiarazioni dei  giorni scorsi a mezzo social della Segretaria Regionale ad opera dell’Infermiera Laura Anelli.

“Tali accuse – afferma De Martino – servono solo ad infangare l’immagine della mia persona e del sindacato ma soprattutto ledono all’immagine degli infermieri, la Signora Anelli candidata nella lista perdente alle scorse elezioni OPI di Milano non ha digerito la sconfitta e cerca gloria screditando tutti e tutto. Quello che non si capisce è che cosi facendo di lede l’immagine della nostra professione ma soprattutto si indebolisce la figura degli infermieri nei confronti delle istituzioni. Tali comportamenti sono inaccettabili e per questi motivi abbiamo deciso di denunciare l’AADI nella persona della Sig. Anelli con richiesta di risarcimento danni perché riteniamo che simili soggetti “pericolosi e dannosi” per la professione infermieristica non possano essere lasciati liberi di buttare fango su tutti senza essere puniti. Il ricavato sarà devoluto alle associazioni che si occupano di ricerca infermieristica”.

Si precisa Vincenzo De Martino, segretario del sindacato FIALS metropolitana di Milano nonché componente del consiglio direttivo dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano – Lodi – Monza è stato fatto oggetto di ignobili accuse diffamatorie per il fatto che nella scheda curricolare pubblicata a cura dell’Ordine e nel sito di questo un titolo formativo regolarmente acquisito dopo il percorso di studi universitari (afferente il diritto contrattuale dell’infermiere, nell’ambito di un corso di formazione tenuto dalla Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico) viene impropriamente indicato come master di I livello anziché  soltanto quale diploma/attestato di formazione post laurea.

In particolare nel commento pubblicato tale erronea ma del tutto ininfluente indicazione viene strumentalmente e capziosamente rappresentata quale una sorta di abuso di titolo ovvero quale mezzo fraudolento per ottenere la carica di componente del consiglio direttivo dell’OPI. Nulla di tutto ciò è ravvisabile nel caso di specie!

Per altro verso l’erronea indicazione non ha alcuna incidenza o connessione con la designazione a componente del consigli direttivo dell’OPI, per la quale il possesso di un master o il numero degli stessi non costituisce né requisito di ammissione né criterio di calcolo di un punteggio maggiore. Dunque l’erronea indicazione è sfornita di qualsivoglia idoneità oggettiva a incidere sulla attribuzione della carica di componente dell’OPI, peraltro sin dall’inizio pienamente a conoscenza del contenuto e della portata del titolo in questione, di cui il sottoscritto ha fornito tutti i riscontri identificativi.

Per quanto sopra, trattandosi di una ininfluente indicazione nominalistica inappropriata, fatta in assoluta buona fede e senza alcun fine di trarre vantaggio, la strumentalizzazione che ne è stata fatta è del tutto ingiustificata e spropositata rispetto ai reali contorni di quanto rilevato, evidentemente al solo fine di screditare lo scrivente e – direttamente e indirettamente – le numerose iniziative dal medesimo promosse personalmente e per il tramite degli organismi di cui si onora di far parte nell’interesse degli infermieri e degli operatori sociosanitari di Milano e della Lombardia.

In conclusione riteniamo che simili dichiarazioni siano solamente mossi da forme di invidia da parte di piccole associazioni o soggetti in cerca di visibilità ma del tutto assenti nelle problematiche giornalieri del personale infermieristico nelle strutture ospedaliere.

 

Vincenzo De Martino, segretario generale territoriale Fials Area Metropolitana

 

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