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AstraZeneca ammette: “Il vaccino Covid può causare sindrome da trombosi” risarcimenti milionari in gioco

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Coronavirus, morta a 18 anni per trombosi post-vaccino: si riapre il caso AstraZeneca
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AstraZeneca, il colosso farmaceutico, ha ammesso per la prima volta che il suo vaccino contro il Covid può causare un raro effetto collaterale noto come sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS).

Questa ammissione, presentata in tribunale nel Regno Unito, potrebbe scatenare una serie di richieste di risarcimento milionarie da parte di vittime e famiglie coinvolte.

L’ammissione da parte di AstraZeneca è giunta in seguito a un’intensa causa legale che ha visto il coinvolgimento di cinquantuno cause depositate presso l’Alta Corte britannica. I documenti presentati in tribunale hanno rivelato che il vaccino, sviluppato in collaborazione con l’Università di Oxford, potrebbe essere associato a casi di morte e lesioni gravi.

Il vaccino prodotto secondo gli studi condotti nel corso della pandemia, è risultato efficace dal 60 all’80% nella protezione dal coronavirus.

Uno dei casi più emblematici è stato quello di Jamie Scott, padre di due figli, che dopo aver ricevuto il vaccino ha subito una lesione cerebrale permanente a causa di un coagulo di sangue e un’emorragia al cervello. Questo ha portato a una significativa perdita di funzionalità e alla sua incapacità di lavorare.

AstraZeneca ha sottolineato che il meccanismo causale alla base della TTS non è ancora completamente compreso, ma ha accettato che esistono correlazioni tra il suo vaccino e questo raro effetto collaterale. La società ha anche dichiarato che la TTS può verificarsi anche in assenza del suo vaccino o di qualsiasi altro vaccino, e che il nesso di causalità in ogni caso sarà oggetto di prova da parte di esperti.

Questa ammissione potrebbe avere un impatto significativo sulle politiche di vaccinazione e sulla percezione pubblica dei vaccini, soprattutto considerando che il governo britannico si era impegnato a sostenere legalmente AstraZeneca nelle spese legali. Con risarcimenti milionari in gioco e un dibattito in corso sull’efficacia e sulla sicurezza dei vaccini, questa notizia è destinata a rimanere al centro dell’attenzione pubblica per lungo tempo.

Redazione NurseTimes

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