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Asst Lombardia, perché si ignorano le graduatorie concorsuali?

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Asst Lombardia: graduatorie utilizzare in modo illecito? 1
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un infermiere che chiede chiarezza sulle modalità di selezione del personale adottate dalla Asst di Monza

Gentile direttore,
il sottoscritto è utilmente collocato al 2° posto nella graduatoria finale di merito dell’ospedale San Gerardo di Monza (ora Asst Monza) del concorso pubblico per titoli ed esami per dirigente delle professioni sanitarie, la cui graduatoria è stata approvata con decreto n° 1291 del 21/12/2015, con validità triennale e la cui scadenza è fissata al 21/12/2018.

Nonostante l’orientamento della giurisprudenza amministrativa più recente (a partire dalla nota pronuncia del Consiglio di Stato, adunanza plenaria n° 14/2011), che ha realizzato una sostanziale inversione del rapporto tra l’opzione per un nuovo concorso e la decisione di scorrimento di una graduatoria preesistente ed efficace, lo scorrimento della graduatoria rappresenta la modalità di reclutamento ordinaria finché esistono graduatorie valide e fino all’esaurimento delle stesse. L’indizione di un nuovo concorso costituisce l’eccezione e richiede una specifica e approfondita motivazione, che dia conto del sacrificio imposto ai concorrenti idonei e delle preminenti esigenze di interesse pubblico nel decidere di non avvalersi della graduatoria ancora valida (Cons. St. sez. IV, n° 4332/2015).

Diverse Asst della Regione Lombardia hanno indetto, negli ultimi due anni e dopo la pubblicazione della graduatoria dell’ex Ospedale San Gerardo di Monza (ora Asst di Monza), bandi di avviso a tempo determinato per dirigente delle professioni sanitarie (ad esempio Asst di Vimercate e AREU della Lombardia). Da ultima la Asst Valtellina e Alto Lario ha indetto il concorso per n° 1 posto di dirigente delle professioni sanitarie senza chiedere utilizzo della graduatoria in cui il sottoscritto è utilmente collocato al 2° posto e immediatamente disponibile.

L’utilizzazione delle graduatorie risponde a una chiara finalità di contenimento della spesa pubblica che la procedura concorsuale comporta, e le Asst l’hanno ignorata. Di recente il ministero della Salute – Direzione generale professioni sanitarie ha confermato in toto tale orientamento generale, esprimendo un proprio articolato parere sullo scorrimento delle graduatorie concorsuali per l’assunzione di personale negli enti pubblici del Ssn (n° 59636 del 23/12/2015), rivolto agli assessorati alla Sanità delle Regioni e Provincie autonome.

Il principio dello scorrimento implica anche che un’amministrazione che non disponga di graduatorie in corso di validità possa attingere da quelle valide di altre amministrazioni (previo accordo), evitando la più dispendiosa procedura concorsuale. Tale accordo – chiarisce la circolare n° 5/2013 del dipartimento della Funzione pubblica – può concludersi anche dopo la pubblicazione della graduatoria e risponde all’esigenza di condividere lo scorrimento della graduatoria da parte dell’amministrazione interessata con quella che ne è titolare e che deve esprimere il proprio assenso. Il requisito è che deve trattarsi di graduatorie riguardanti concorsi banditi per la copertura di posti inerenti allo stesso profilo e categoria professionale del soggetto da assumere (in questo caso: dirigente delle professioni sanitarie).

Nella recente deliberazione n° X / 5954 Seduta del 05/12/2016 della Giunta della Regione Lombardia (“Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario per l’esercizio 2017 – di concerto con gli assessori Garavaglia e Brianza”), alla pagina 125, punto 7.11 (“VALIDITÀ ED UTILIZZO DELLE GRADUATORIE”), si afferma quanto segue: “Si invitano inoltre gli enti a condividere l’utilizzo delle graduatorie concorsuali vigenti, con il duplice vantaggio di ridurre le tempistiche di assunzione e la spesa legata all’attivazione di nuove procedure concorsuali. L’eventuale rifiuto della concessione all’utilizzo delle suddette graduatorie deve essere debitamente motivato dalle aziende detentrici e notificato anche alla DG Welfare”.

Nonostante l’invio di comunicazioni scritte via PEC alle Asst interessate con la richiesta di utilizzare la graduatoria concorsuale, queste hanno proceduto con l’azione amministrativa. Le comunicazioni sono state inviate anche alla direzione Welfare della Regione Lombardia, ma a tutt’oggi nessun esito è stato prodotto. Cosa si deve fare per vedere soddisfatta una legittima aspettativa sull’utilizzo della graduatoria? Perché chi risulta idoneo ed è immediatamente disponibile non viene assunto?

D.C.
Infermiere


Qualora un esponente dell’Asst Monza voglia rispondere all’infermiere in questione, potrà contattarci direttamente al seguente indirizzo mail:
[email protected]

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