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Associazione Adi: chiesta la rettifica a “La Repubblica”

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AADI: "Il candidato non vincitore di concorso o mobilità interna ha diritto ad avere i curricula e i fascicoli di tutti i partecipanti”
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Riceviamo e pubblichiamo la richiesta di rettifica inviata al giornale “La Repubblica” dall’Associazione Adi, presieduta dal prof. Mauro Di Fresco, che riprende un decalogo riportante le presunte mansioni dell’infermiere (?) già ripreso nel nostro articolo (VEDI)

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Quotidiano La Repubblica

la**********@re********.it











Gentile redazione,

                               in un Vostro articolo apparso ieri (20/09/2016, pag. 28) dal titolo “Perché sono indispensabili” viene pubblicata una sorta di mansionario degli Infermieri.

Tale articolo ha giustamente suscitato sentimenti di risentimento, misti a sdegno, da parte dell’intera categoria infermieristica; un vero e propri vespaio di commenti di indignazione che si sussegue ormai da ore sui social network.

Nel vostro articolo, (una sorta di decalogo) si elencano una serie di mansioni cui gli infermieri sarebbero tenuti ad ottemperare.

Rimaniamo basiti su come una testata giornalistica, tra le più importanti a livello nazionale, possa incappare in cotanta inesattezza attribuendo agli infermieri una serie di competenze, che invece dovrebbero essere svolte dal personale ausiliario.

Sicuri della vostra buonafede e della scarsa conoscenza del ruolo e competenze degli Infermieri, siamo però curiosi di sapere qual è la fonte di tanta ignoranza e riteniamo utili alcune fondamentali precisazioni, anche e soprattutto al fine di evitare di dare un’immagine distorta degli infermieri.

Ma andiamo per ordine nel precisare punto per punto le inesattezze riportate sul vostro articolo:

  1. “assolvere tecnicamente alle funzioni fisiologiche”. Cosa significa assolvere tecnicamente? Va precisato che il termine “funzioni fisiologiche” è molto ampio ed è precipuamente riportato nei decreti ministeriali del 1980 che attengono alle mansioni dell’ausiliario socio-sanitario specializzato e, successivamente nell’allegato A del D.P.R. n. 384/1990 che elenca le mansioni dell’Operatore Tecnico addetto all’Assistenza e, di nuovo, nell’Accordo Conferenza Stato Regioni del 22 settembre 2001, relativamente al ruolo dell’Operatore Socio-Sanitario e mai dell’infermiere. Il D.M. n. 739/1994 che definisce il ruolo dell’infermiere non prevede alcun termine succitato, nemmeno per affinità.
  2. “Pulisce e sterilizza apparecchiature sanitarie”. Parimenti a quanto sopra, dette mansioni sono assegnate dal D.P.R. n. 384 e dalla Conferenza Stato-Regioni al personale ausiliario e non all’infermiere, tanto è vero che la presente Associazione ha impugnato in Tribunale, una sanzione disciplinare protesa, proprio, ad obbligare l’infermiere a svolgere queste mansioni che si ritengono improprie.
  3. “Monitorare i parametri ambientali dei locali del reparto”. Di questa mansione non vi è traccia né nella legislazione né nella normativa nazionale. Tutt’al più si può ritenere compito del coordinatore rilevare un fastidioso microclima e richiedere l’intervento dei tecnici, ma non certo dell’infermiere.
  4. “Assiste il medico in reparto e in sala operatoria”. Tra le attività dell’infermiere non è contemplata l’assistenza al medico, ma al paziente (D.M. n. 739/1994).

L’infermiere è un professionista laureato (laurea triennale) e che non pochi infermieri hanno conseguito master specialistici, lauree specialistiche dottorati di ricerca, ecc..

L’immagine che rappresentate nel Vs. articolo accosta l’infermiere alla figura della badante e, considerata la diffusione nazionale del Vs. giornale, avete causato un vero e proprio danno di immagine all’intera categoria professionale, sminuendo il fondamentale ruolo che l’infermiere ricopre oggi nel panorama sanitario italiano.

Segreteria A.A.D.I. (Associazione Avvocatura di Diritto Infermieristico)

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