Proseguono le verifiche a opera degli uffici amministrativi dell’Asp Caltanissetta, che stanno ora attenzionando la documentazione fornita da altri 23 operatori socio-sanitari assunti durante l’emergenza Covid all’ospedale Sant’Elia.
Sale a dieci il numero degli operatori socio-sanitari sospesi dall’Asp Caltanissetta per aver fornito un falso attestato professionale. Per loro si prospetta il licenziamento in tronco poiché, al momento di partecipare al click day per le assunzioni all’ospedale Sant’Elia nell’ambito dell’emergenza Covid, erano sprovvisti di titoli validi. Pare, infatti, che li abbiano ottenuti grazie al semplice versamento di una quota, ma senza aver frequentato alcun corso di formazione.
La loro assunzione in Asp Caltanissetta, pertanto, sarebbe avvenuta a discapito di persone realmente qualificate, escluse dalla graduatoria sebbene in possesso di un titolo valido. Senza contare i pericoli ai quali, in questi tre anni, sono andati incontro i pazienti, affidati a mani inesperte.
Intanto proseguono le verifiche a opera degli uffici amministrativi dell’Asp Caltanissetta. L’attenzione è ora rivolta alla documentazione fornita da altri 23 dipendenti. Molti degli oss coinvolti sostengono che non erano consapevoli della falsità degli attestati presentati. Non si esclude, quindi, che possano adire le vie legali contro chi ha rilasciato titoli non validi, dietro pagamento di ingenti somme di denaro.
Redazione Nurse Times
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