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Asl Teramo, irregolarità nel concorso per infermieri: la vittoria del Nursind

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Il Tar Abruzzo dà ragione a cinque candidati che il sindacato ha aiutato nel ricorso contro l’esclusione dalle prove concorsuali.

Irregolarità nella formulazione dei quesiti ed errata valutazione delle risposte rese dai candidati. Queste le motivazioni di un ricorso dall’esito favorevole per alcuni ai candidati del concorsone per infermieri.

Il fatto. Cinque candidati, vedendosi escludere dal concorso e ritenendo erroneamente valutate le risposte fornite, si sono rivolti all’organizzazione sindacale infermieristica Nursind Teramo, che ha messo a loro disposizione i legali,  Mira De Zolt Simona Mazzilli. Questi ultimi hanno fatto ricorso al Tar Abruzzo, chiedendo e ottenendo l’ammissione alle successive prove del concorso dei cinque malcapitati. Il Tribunale amministrativo, dapprima in via cautelare, ha disposto l’ammissione dei ricorrenti a sostenere le prove concorsuali, all’esito delle quali gli stessi sono risultati tutti idonei, rientrando quindi nella graduatoria finale.

Lo scorso 23 aprile, poi, sono state emanate le sentenze con cui il Tar, pronunciandosi in via definitiva sulla vicenda, ha inserito irrevocabilmente i cinque nelle graduatorie relative alla preselezione, con ciò rendendo definitivo il loro inserimento in quella finale, avvenuto all’esito delle prove concorsuali, alle quali gli stessi erano stati ammessi grazie ai predetti provvedimenti cautelari.

Le decisioni del Tribunale amministrativo scaturiscono dall’aver riconosciuto:

  1. l’ambiguità di un quesito che ammetteva più risposte esatte tra quelle proposte (quesito relativo alla definizione di “Near Miss event”);
  2. l’erroneità della domanda relativa alla possibilità per il datore di applicare sanzioni disciplinari, recante un articolo del Codice civile che nulla ha a che vedere con l’oggetto della domanda;
  3. la violazione del principio di par condicio competitorum e di imparzialità per aver attribuito a tutti i concorrenti un punteggio positivo, avendo ravvisato ambiguità nel quesito che erroneamente declinava l’Ipasvi quale Cassa professionale previdenziale.

Redazione Nurse Times

 

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