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Asl Taranto, bufera sulla nomina di Gloria Saracino a direttore del Distretto sociosanitario di Manduria

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Asl Taranto, bufera sulla nomina di Gloria Saracino a direttore del Distretto sociosanitario di Manduria
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Levata di scudi contro l’incarico affidato (vedi l’allegata delibera) a una candidata giunta terza in graduatoria e candidata al Consiglio regionale in una lista che sostiene il governatore Emiliano. Le proteste dei consiglieri Mazzarano, Morgante e Galante.

“Il direttore generale della Asl Taranto, con delibera n. 1811-2020, ha nominato la dottoressa Gloria Saracino (foto, ndr) a direttore del Distretto sociosanitario n. 7 di Manduria. La nomina arriva all’esito di un avviso pubblico, con graduatoria finale nella quale la dottoressa risulta classificatasi terza. Non intendo sindacare nel merito la scelta, perché questo compete alla commissione e, trattandosi di una professionista, sono certo che possiederà tutti i requisiti necessari. Allo stesso tempo, però, non posso non trovare quantomeno inopportuna la nomina per il semplice fatto che la dottoressa Saracino risulta candidata al Consiglio regionale della Puglia, nella lista Senso Civico”. Così, in una nota, il consigliere della Regione Puglia, Michele Mazzarano (Pd).

“Intendo ricordare – prosegue -, soprattutto a chi ha il potere di nominare, che vi sono atti che, pur se formalmente inappuntabili, non lo sono dal punto di vista dell’opportunità. La sanità è argomento delicato, in particolare nella nostra provincia, nella quale non possiamo dire che vada tutto bene. A maggior ragione, le istituzioni non dovrebbero mai prestare il fianco a possibili illazioni sulla strumentalità di certe nomine. Mi piacerebbe che la Asl Taranto, in persona del suo direttore generale, una volta tanto desse prova di efficienza, occupandosi, invece, degli innumerevoli problemi che affliggono la sanità del nostro territorio”.

Questo, invece, il commento del consigliere Luigi Morgante (Forza Italia): “Una valida professionista che prima viene candidata in una lista civica a sostegno del presidente Michele Emiliano, e poi viene nominata direttore del Distretto sociosanitario di Manduria. Senza alcun imbarazzo né da parte dell’interessata né dei vari livelli che hanno avallato la scelta, salendo fino all’assessore regionale in carica, che è sempre Emiliano. Come se la sanità pubblica non fosse un’importante vetrina e un potenziale, importante bacino di consensi. Come se gli evidenti conflitti di interesse fossero solo un dettaglio, e l’etica in politica non avesse più alcun valore”.

“È normale tutto questo – si chiede Morgante -? Nella Regione Puglia targata Emiliano evidentemente sì, come è evidentemente normale che nell’anno della più grave pandemia della storia recente dell’umanità si candidi il capo della task force anti-Covid, dalle cui decisioni dipendono le sorti di oltre 4 milioni di pugliesi, e abbia anche licenza di insultare e deridere chi in Consiglio regionale, nell’esercizio del proprio ruolo attribuitogli dai cittadini con il voto e non con una consulenza ben retribuita, si permetta di esprimere dubbi sulla sua candidatura non preceduta da dimissioni dall’incarico. Mi auguro che i cittadini possano spazzare via presto questo sistema aberrante, e che la sanità possa tornare a essere considerata un’eccellenza e una speranza di assistenza e cure valide per i cittadini, e non una vetrina elettorale a spese della comunità”.

Sulla vicenda si è espresso anche il consigliere regionale Marco Galante (M5S), attraverso una nota inviata alla direzione generale di Asl Taranto: “Annullare la delibera con cui è stato conferito l’incarico di direttore del Distretto sociosanitario n. 7 alla dottoressa Gloria Saracino, arrivata terza in graduatoria e candidata consigliera nella circoscrizione di Taranto in una lista a supporto di Michele Emiliano. Una procedura che presenta diverse stranezze. A cominciare dall’avviso pubblico, mai pubblicato in Gazzetta Ufficiale, nonostante l’articolo 5 del Regolamento regionale 24/2010 ne preveda espressamente la pubblicazione. E già questo basterebbe a rendere illegittima l’intera procedura. Come se non bastasse, in seguito alla presentazione delle istanze, sono stati esclusi dalla procedura i dirigenti infermieristici, senza che la scelta fosse adeguatamente motivata. Ciliegina sulla torta, la nomina è avvenuta in favore della terza classificata”.

Aggiunge Galante: “Il Regolamento regionale stabilisce che ‘la Commissione …(omissis)… presenta al direttore generale una terna di candidati idonei formata sulla base dei migliori punteggi attribuiti. Il direttore generale individua il candidato da nominare nell’ambito della terna predisposta dalla commissione; ove intenda nominare uno dei due candidati che non hanno conseguito il miglior punteggio deve motivare analiticamente la scelta…’. Peccato che la delibera non riporti alcuna motivazione adeguata, ma faccia solo riferimento alla volontà di attivare il servizio di psicologia di base e delle cure primarie. Circostanza che sicuramente non può costituire valida ragione della scelta. Casualmente la dottoressa Saracino è anche candidata in una delle innumerevoli liste di Emiliano, circostanza che non può lasciarci indifferenti. Per questo chiediamo alla Asl di annullare la delibera di attribuzione dell’incarico, garantendo il rispetto di tutte le procedure previste. A partire dalla pubblicazione dell’avviso in Gazzetta Ufficiale”.

Redazione Nurse Times

ALLEGATO: Delibera di conferimento dell’incarico

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