Dopo la presa di posizione del dirigente regionale Giancarlo Ruscitti, interviene sulla spinosa questione il direttore generale dell’Azienda, Vito Piazzolla.
“Non c’è nessun avviso per la selezione degli infermieri. C’è stato solo un lavoro preparatorio, che non è stato pubblicato sui canali ufficiali. Quella su cui è scoppiata un’inutile polemica era solo una bozza inviata ai sindacati. In ogni caso, l’Asl è stata sempre al corrente delle procedure e non c’è nessuna fuga in avanti rispetto alle indicazioni della Regione Puglia”. Il direttore dell’Asl di Foggia, Vito Piazzolla, spiega la posizione dell’Azienda dopo la presa di posizione del direttore del dipartimento Salute, Giancarlo Ruscitti, sulla procedura di assunzione di 40 infermieri in Sanitaservice.
“Quella procedura, che è stata valutata in ogni aspetto – continua – ha già in sé due opzioni fondamentali, che tengono dentro la possibilità di terminare gli incarichi a tempo determinato qualora la Regione decidesse per la possibilità di reclutamento attraverso le graduatorie pubbliche. Inoltre, sempre in quella piattaforma, è considerata la possibilità di sospendere tutto nel caso in cui arrivino indicazioni diverse da Bari. Comprendiamo bene la necessità del governo regionale di tenere in considerazione le diverse criticità che attengono alle procedure di assunzione, soprattutto in una fase come questa, in cui si attende la decisione del ministero sul superamento del blocco del turnover. Per quel che riguarda l’Asl, infatti, sono già state predisposte 91 procedure concorsuali. Quanto alla Sanitaservice, bisogna precisare che è stato approvato un piano assunzionale per il 2018 e che la scadenza degli obiettivi del documento è fissata alla fine dell’anno: dunque, c’è tutto il tempo per completare i percorsi di adeguamento delle dotazioni organiche”.
L’amministratore della srl interamente controllata dal pubblico, Massimo Russo, fa sapere: “L’avviso contestato è ancora in discussione ed è il frutto di un lungo percorso condiviso con la ASL, i sindacati e i lavoratori. Tutto certificato da delibere assembleari, determine aziendali, verbali sindacali e numerose riunioni, tracciate e documentate. Questo a dimostrazione del fatto che non c’è stata ‘nessuna fuga in avanti’ da parte nostra. In ogni caso, abbiamo un termine, il 31 marzo, per cercare una soluzione ad alcune criticità che riguardano proprio gli infermieri, figura sinora reclutata attraverso percorsi non condivisibili, come le chiamate dirette a partita Iva. Per sette anni è stato questo il modo di garantire il servizio all’interno delle postazioni. Ora stiamo cercando, col massimo della trasparenza e della condivisione, di riportare tutto nel perimetro delle leggi e dei regolamenti, tenendo ben presenti le esigenze di bilancio. Siamo pronti, tuttavia, a recepire qualsiasi indicazione utile al fine di completare nel miglior modo possibile le procedure in atto, nell’unico interesse della qualità del servizio e delle garanzie per i lavoratori e per l’azienda”.
Fonte: www.immediato.net
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