Agli interessati non sono stati riconosciuti i mesi di lavoro in pronta disponibilità.
64 infermieri stabilizzati, 33 candidati esclusi per mancato raggiungimento del requisito dei 18 mesi al 30 giugno 2022 (nonché per mancato servizio presso l’Asl Foggia) e altri 54 ufficialmente non ammessi “per mancanza della procedura di reclutamento a tempo determinato, avvenuta attingendo a una graduatoria, a tempo determinato o indeterminato, riferita a una procedura di concorso pubblico o avviso pubblico espletata secondo le previsioni della normativa concorsuale”.
Questo recita la delibera con la quale il commissario dell’Asl Foggia, Antonio Nigri, ha messo la firma sulle assunzioni degli infermieri – ma anche sulle esclusioni e non ammissioni – dopo aver esaminato e fatto propria la relazione istruttoria e la proposta del direttore dell’Area Risorse umane, Michele Tamburrelli.
Una procedura di reclutamento speciale, volta al superamento del fenomeno del precariato e alla riduzione dei contratti di lavoro a tempo determinato, che fa felici soltanto 64 infermieri, tra cui una donna di 44 anni e i tre infermieri di 25, sui 176 totali che nel luglio scorso, attraverso la compilazione di un forum online, avevano presentato istanza di partecipazione alla procedura di ricognizione per la verifica dei requisiti di stabilizzazione (risultano già assunti in 25).
Eppure qualcosa non torna. Lo sa bene la schiera dei 54 infermieri reclutati in piena pandemia, in maniera rapida, attraverso l’istituto contrattuale di pronta disponibilità: alcuni da novembre 2020, altri l’anno successivo. Nonostante i 54 “non ammessi” abbiano un contratto di lavoro subordinato a tempo pieno, i mesi di lavoro in pronta disponibilità non sono stati riconosciuti ai fini della stabilizzazione. Sedotti in piena pandemia e “abbandonati” alla soglia delle festività natalizie, temono per il loro futuro. “Non sappiamo che fine faremo”, dichiarano a Foggia Today.
In scadenza di contratto al 31 dicembre 2022, molti di loro prestano servizio all’interno della rete emergenza-urgenza 118. Nel novembre 2020 avevano partecipato all’avviso pubblico della Asl Foggia, esattamente come i 64 colleghi che saranno assunti a tempo indeterminato. Presenti in graduatoria (parecchi anche in posizione migliore rispetto agli assunti), pare che avessero risposto regolarmente alla Pec inviata dalla Asl, accettando quindi l’incarico, validato però solo al termine del contratto di pronta disponibilità, già in essere, di ciascuno.
Cosicché, non è stato possibile maturare, entro il 30 giugno 2022, i 18 mesi utili alla stabilizzazione. “Una vera beffa”, tuonano. Ed evidentementem non è servito, ai fini del consolidamento del rapporto di lavoro, aver prestato servizio presso l’Asl Foggia per un tempo superiore all’anno e mezzo, peraltro con un contratto di lavoro subordinato.
Quando oramai mancano 30 giorni alla scadenza del contratto, se non vi sarà perlomeno la proroga di almeno un altro anno (provvedimento necessario al raggiungimento dei 36 mesi utili alla stabilizzazione per effetto della Legge Madia), per i 54 infermieri non ci sarà più nulla da fare, “Non ci fate stare con il fiato sospeso”, il loro accorato appello. Nella speranza di ottenere notizie più confortanti, interpellati da Foggia Today, fanno sapere che si rivolgeranno ai sindacati e agli avvocati del lavoro.
Redazione Nurse Times
Fonte: Foggia Today
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