I 31 infermieri vincitori di concorso erano stati convocati dalla Asl BT per la firma del contratto dopo l’insistenza dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche della sesta provincia pugliese
Arriva all’attenzione della nostra redazione la dettagliata descrizione della giornata che ha portato alla tanto attesa firma del contratto a tempo indeterminato da parte dei 31 infermieri vincitori del concorso presso l’Asl BT.
Una giornata lunghissima con attese estenuanti per gli infermieri arrivati da ogni parte d’Italia ad Andria.
La convocazione dei 31 infermieri era prevista oggi alle ore 9.30.
“All’arrivo dei primi colleghi alle ore 8 ci viene comunicato che ci saranno dei ritardi, causati dalla riunione tra direttore generale e dirigenti alla luce della delibera della Asl BT n. 1239 del 5/07/2018.
Tutti “accolti” senza una sala d’attesa ma al sole ed in piedi per ore.
Alle ore 11.30 esce un collaboratore della Asl e ci informa che non hanno ancora individuato il criterio di chiamata per la scelta del presidio di assegnazione.
Lui torna ai piani alti e dopo circa un’ora ancora nessuna risposta.
Decidiamo così di salire tutti e 31 al terzo piano dell’edificio che ospita la direzione generale della Asl BT, ma ci invitano ad uscire.
Qualche collega comincia a sentirsi male, dopo un viaggio intero notturno. Qualcuno alza i toni per ottenere ascolto e confronto. Viene chiamata la dott.ssa Tarantini, responsabile dell’ufficio concorsi.
La dirigente ci espone il criterio di chiamata dell’azienda, che non teneva conto del punteggio di graduatoria, intimandoci ad accettarlo pena decadenza.
Alcuni colleghi dopo accesi dibattiti cercano di spiegare i motivi per cui quel criterio scelto non teneva conto del merito, essendo stata stilata una graduatoria con relativo punteggio.
Dopo un ennesimo incontro a porte chiuse, alle ore 14.30, ci comunicano che tutti i presenti sono invitati a scegliere il presidio in ordine di punteggio, ma solo se questo criterio veniva sottoscritto da tutti e 31.
Alle ore 15.30 ci riuniamo nell’atrio, con l’elenco dei posti disponibili e il foglio firme in ordine di punteggio. L’accordo salta per una firma mancata.
Tra urla, richiami all’ordine, stremati dalla stanchezza e accuse tra colleghi…ognuno rivendica le proprie ragioni.
La maldestra scelta di farci mettere d’accordo si conferma un fallimento!
La dott.ssa Tarantini e tutto lo staff si ritira in riunione per un’altra ora.
Tutti fuori, a cercare un filo d’aria, fortunato chi aveva moneta per un caffè e una bottiglietta d’acqua. O un gradino per strada per 5 minuti di tregua.
Alle ore 16.30 veniamo richiamati tutti al terzo piano: non si firma il contratto!
La Tarantini ci comunica che l’Asl, nei suoi poteri, assegnerà successivamente il presidio, senza un criterio particolare. Forse a caso.
Quindi alle ore 17.00 firmiamo l’accettazione dell’incarico senza conoscere il presidio di destinazione. Veniamo tutti congedati con la promessa di una mail/pec.
Qualcuno, non ha neppure il bus per tornare a casa.
Che dire? Un’accoglienza calda…umana!”
Insomma una giornata lunghissima che per qualcuno è diventata una vera e propria odissea, per altri un traguardo importante.
Ricordiamo che purtroppo la Asl BT, non ha nessun dirigente infermieristico in dotazione organica, seppur previsto nell’organigramma dello “Staff di Direzione” (VEDI), nonostante lo preveda la legge regionale n. 26 del 2006 (VEDI).
Forse gli infermieri dovrebbero essere “accolti” da un dirigente infermieristico.
Forse, sulla base delle esigenze assistenziali dell’azienda, delle esperienze acquisite degli infermieri, della graduatoria di merito e delle desiderate ricevute, si sarebbe potuto individuare la sede di lavoro più opportuna; tutto questo in collaborazione con l’area del personale.
E’ anche doveroso specificare che la Asl BT ha pieno diritto di decidere il proprio criterio di assegnazione del presidio/unità operativa.
La redazione di NurseTimes rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento sulla vicenda.
Redazione NurseTimes
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