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Asl Bari, è bufera sulla stabilizzazione degli infermieri precari

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Asl Bari delibera l'assunzione a tempo indeterminato di 199 infermieri
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Un delegato Usppi con contratto in scadenza il 30 ottobre ha invitato i colleghi a mettersi in malattia per partecipare al sit-in di protesta del 25 settembre sotto l’Azienda. Immediata la replica del direttore generale e degli stabilizzandi.

È bufera alla Asl Bari, dove il 31 ottobre prenderà corpo la stabilizzazione dei precari che hanno maturato i requisiti per l’assunzione a tempo indeterminato secondo il decreto Madia. È bufera perché quel giorno scadranno i contratti a tempo determinato di circa 270 infermieri, non più prorogabili. Infermieri che hanno assicurato la continuità assistenziale anche durante il periodo estivo e che non ci stanno a perdere il lavoro.

Uno di loro, nei giorni scorsi, ha fatto circolare un messaggio vocale dai toni perentori su Whatsapp: “Se necessario, mettetevi in malattia e venite con la divisa… ad occupare la direzione generale”. Si tratta di un infermiere precario in servizio presso la Asl Ba e delegato Usppi, con contratto in scadenza il prossimo 30 ottobre.

Il termine “occupare”, in realtà, è usato per invitare tutti i colleghi interessati a prendere parte al sit-in organizzato dal sindacato Usppi per martedì 25 settembre sotto la sede Asl. Una manifestazione pacifica, dunque, anche se rumorosa: il delegato ha chiesto non solo di partecipare in massa (almeno 200 persone), ma pure di presentarsi con cartelloni, trombette e qualsiasi altro strumento atto a “fare casino”. Il sit-in comincerà alle 12, ma il delegato sindacale vuole che un gruppo di manifestanti si rechi prima da Antonio Sanguedolce, direttore generale della Asl, per chiedere due mesi di proroga dei contratti. Fino al 31 dicembre 2018, quindi, come per le altre Asl pugliesi.

Intanto, però, i contenuti del suo messaggio vocale sono all’esame della direzione generale e della Regione. Non sono esclusi provvedimenti nelle prossime ore, poiché la Asl ha già chiarito di non poter stabilire ulteriori proroghe. Quella precedente, infatti, era stata concessa “al solo fine di garantire durante il periodo estivo l’assistenza sanitaria, sia ospedaliera che territoriale, e assicurare la fruizione delle ferie”. Sin da maggio, dunque, l’Azienda aveva puntualizzato che “oltre tale termine, non sarebbe stato più possibile prorogare rapporti di lavoro a tempo determinato per i profili per i quali risultano graduatorie concorsuali valide, così come previsto dalle vigenti norme in materia”.

Non solo. Il messaggio, rimbalzato di telefonino in telefonino, ha scatenato la reazione degli infermieri idonei in graduatoria per il concorso pubblico, pronti per l’assunzione a tempo indeterminato dal 31 ottobre. Circa cento di loro, infatti, hanno diffuso una lettera aperta nella quale si legge: “Dopo tanti sacrifici, lavorando nel settore privato, senza garanzie e senza tutele o con contratto a termine, spesso lontani dalla nostra Puglia, abbiamo speso impegno, tempo e studio per riuscire a realizzare l’obiettivo tanto atteso di superare il primo concorso pubblico degli ultimi 15 anni, emanato dalla regione Puglia per l’assunzione a tempo indeterminato”. Secondo gli stabilizzandi, inoltre, una proroga dei contratti a tempo determinato andrebbe contro l’obiettivo di “abolire il precariato”. Insomma, siamo alla guerra tra poveri.

 

Redazione Nurse Times

 

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

 

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