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Arriva l’Holter del respiro per monitorare i pazienti 24 ore su 24

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Arriva l’Holter del respiro
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L’”Holter del respiro” è stato presentato durante il XIX Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia. Il braccialetto hi-tech nasce da un’idea tutta italiana e sarà in grado di tracciare i livelli di ossigeno nel sangue e monitorare la funzionalità respiratoria nell’arco delle 24 ore, nei pazienti affetti da patologie cardiopolmonari.

Il device è ora in fase di registrazione e, secondo le previsioni, sarà disponibile sul mercato a partire dalla primavera del 2019.

È stato progettato e realizzato da un team di pneumologi italiani composto da Fernando De Benedetto, Direttore Scientifico della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (FISAR), Claudio Maria Sanguinetti, Presidente FISAR, Stefano Nardini, Presidente SIP e Paolo Palange, Direttore della Pneumologia Università Sapienza di Roma.

Permetterà un monitoraggio continuo della funzionalità del paziente durante le più comuni attività di vita quotidiana, tracciando con precisione la sua ossigenazione durante la giornata.

Si tratta di un un braccialetto simile ad uno smartwatch, leggero e senza fili che, oltre al controllo dei valori respiratori, monitorerà ogni parametro vitale di chi lo indossa.

Diventerà sicuramente un prezioso alleato per tutti i pazienti affetti da patologie quali scompenso cardiaco o broncopneumopatia cronica-ostruttiva.

“Il braccialetto è leggerissimo, senza fili ed è stato progettato per superare tutte le limitazioni tipiche degli strumenti di registrazione, per esempio la necessità di un qualsiasi intervento da parte del paziente che non deve fare nulla nel processo di rilevazione e registrazione dei dati – intervengono De Benedetto e Sanguinetti – Per niente invasivo, ci si può dimenticare di averlo addosso mentre rileva e registra in continuo, per lunghi periodi di tempo e in maniera estremamente accurata tutti i parametri clinici di interesse, primo fra tutti il livello dell’ossigeno nel sangue”.

Questo dispositivo sarà forse in grado di mandare in soffitta esami tradizionali quale il test del cammino utilizzato per rilevare l’ossigeno nel sangue in un determinato momento, senza però fornire informazioni su ciò che avviene nell’arco della giornata.

Simone Gussoni

Fonte: Ansa

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