Home NT News Arezzo, lo sfogo di un’oss con contratto a tempo determinato: “Lavoro da quasi 20 anni, ma non trovo una casa in affitto”
NT NewsO.S.S.RegionaliToscana

Arezzo, lo sfogo di un’oss con contratto a tempo determinato: “Lavoro da quasi 20 anni, ma non trovo una casa in affitto”

Condividi
Arezzo, lo sfogo di un'oss a con contratto a tempo determinato: "Lavoro da 20 anni, ma non trovo una casa in affitto"
Condividi

La paradossale vicenda, raccontata ad Arezzo Notizie, di un’operatrice socio-sanitaria arrivata dall’Europa dell’Est nel 2024.

Da circa venti anni vive ad Arezzo e si prende cura degli anziani delle Rsa. Ma oggi, nonostante abbia un lavoro in una struttura aretina e nonostante un curriculum ricco di competenze, non riesce a trovare una casa in affitto. E’ una storia paradossale quella della signora Anna (nome di fantasia), che è arrivata dall’Europa dell’Est nel 2004. Ha lavorato come badante, poi è diventata operatrice socio-sanitaria e ha trovato vari impieghi nelle residenze assistenziali del territorio.

“Ma oggi – racconta – devo lasciare la mia casa in affitto, perché il proprietario ne ha bisogno e da sei mesi non riesco a trovare un’altra abitazione. Perché? E’ presto detto, ogni volta che dico che lavoro con un contratto a tempo determinato i proprietari fanno un passo indietro”. Un vero e proprio paradosso per chi un lavoro ce l’ha, ma, vista la tipologia del contratto, non riesce a trovare un alloggio. 

“In questi anni – spiega Anna – ho sempre lavorato. Tra un contratto e l’altro sono trascorsi al massimo due o tre mesi, durante i quali ho percepito la disoccupazione. Non sono mai rimasta con le mani in mano. Eppure tutta questa esperienza sembra non bastare”. La ricerca della donna sta andando avanti da mesi. Presto però arriverà lo sfratto e lei non ha ancora un luogo dove andare a vivere. 

“Da un lato ho trovato grande solidarietà da parte di amici e colleghi di lavoro – racconta -: c’è chi si offre di ospitarmi, chi mi aiuta a cercare una casa. Dall’altro le istituzioni che non fanno nulla. O meglio, il Comune potrebbe intervenire, ma solo dopo lo sfratto. Io però vorrei uscire dalla casa dove vivo a testa alta, senza timori o rimorsi, e tornare nel palazzo a prendere un caffè con gli amici, senza il brutto ricordo di uno sfratto”. 

Negli anni della pandemia Anna era una di quegli operatori sanitari in prima fila nella lotta al coronavirus. “Per circa un anno ho lavorato vicina agli anziani di una Rsa del Valdarno, indossando la tuta e i dispositivi di protezione. Allora ci chiamavano angeli. Oggi, invece, di noi non si ricorda più nessuno”.

Redazione Nurse Times

Fonte: Arezzo Notizie

Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram – https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram – https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook – https://www.facebook.com/NurseTimes.NT
Twitter – https://twitter.com/NurseTimes

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
AbruzzoEmilia RomagnaNT NewsRegionaliVeneto

Trapianto “samaritano” di rene riuscito tra Padova, Bologna e L’Aquila

Il governatore veneto Zaia: “Segnale forte di una sanità efficiente e ben...

Sla, trattamento con metilcobalamina rallenta progressione della malattia in alcuni pazienti
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Sla, individuato nuovo biomarcatore: è una proteina che riduce l’appetito

La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) è una malattia multifattoriale caratterizzata dalla degenerazione progressiva dei...

CampaniaNT NewsRegionali

Salerno, nuovo scandalo in Rsa: dopo i maltrattatamenti, ecco il raggiro per depredare un’anziana

I carabinieri del Nas, su disposizione del gip del Tribunale ordinario di...

NT NewsRegionaliVeneto

Treviso, uomo tornato dal Congo muore per sospetta febbre emorragica. Il virus misterioso potrebbe essere una forma grave di malaria

Andrea Poloni (foto), 55enne di Trevignano (Treviso) recentemente rientrato da un viaggio in Congo,...