Lo ha lanciato l’associazione di volontariato Il Pellicano dopo le voci di chiusura del Pronto soccorso a Vico Equense.
Una “meticolosa ispezione sulla qualità dell’assistenza ospedaliera in penisola sorrentina, perché abbiamo disperatamente bisogno di sapere la verità riguardo al tipo di assistenza sanitaria che possiamo trovare nel momento in cui saremo costretti a varcare la soglia del Pronto soccorso”. La richiesta è rivolta al ministro della Salute, Giulia Grillo, e rappresenta l’ennesima tappa di una querelle che va avanti da mesi. A formularla è l’associazione di volontariato Il Pellicano, che, stimolata pure da diversi cittadini, ha deciso di scrivere una lettera-appello molto dura.
La decisione di informare il ministro delle condizioni in cui versano l’ospedale di Sorrento e quello di Vico Equense arriva dopo che “i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud hanno deciso di affiancare un altro dirigente al direttore sanitario degli ospedali riuniti della penisola sorrentina, Luigi Esposito; una sorta di provvedimento disciplinare, deciso dopo la diffusione di una lettera che lo stesso Esposito aveva indirizzato nei giorni scorsi al direttore sanitario aziendale”.
Nella nota si lamentava la carenza di personale e attrezzature, in particolare per quanto concerne l’ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense. Una situazione tale da spingere Esposito ad affermare che, nel caso non fossero arrivati al più presto nuovi medici ed infermieri, l’Unità operativa per le emergenze avrebbe potuto chiudere i battenti «entro il prossimo 15 aprile». Ipotesi fortemente smentita sia dall’Azienda sanitaria locale sia dal sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore.
Stando a quanto scritto nell’istanza dell’associazione, si è trattato di una presa di posizione che non è piaciuta ad Antonietta Costantini, direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, la quale, “dopo aver definito ‘una possibilità del tutto fantasiosa e priva di ogni fondamento’ l’ipotesi di chiusura del Pronto soccorso del ‘De Luca e Rossano’, ha annunciato l’intenzione di avviare un procedimento disciplinare nei confronti del dipendente che ha diffuso la falsa informazione e presentare un esposto alla Procura della Repubblica per procurato allarme”.
Nella lettera inviata al ministro si legge inoltre: “I cittadini della penisola sorrentina restano seriamente preoccupati. La domanda sorge spontanea: ma noi, quando per malaugurata sorte avremo bisogno del Pronto soccorso, troveremo chi ci cura adeguatamente o troveremo precarietà, errore di diagnosi, necessità di trasferimento altrove e quant’altro? Questo direttore sanitario è un visionario indisciplinato o un dirigente che si è visto sopraffatto dal senso di responsabilità derivante dalla consapevolezza di non riuscire a offrire la dovuta assistenza ai cittadini e agli innumerevoli turisti che presto arriveranno?”.
Ora la parola passa al ministro: “Attendiamo riscontri che auspichiamo rapidi, visto l’incalzare dei giorni e della stagione estiva, che vede il triplicarsi della popolazione locale». Non manca una polemica: “II fatto, che abbiamo narrato perché accaduto negli ultimi giorni, costituisce soltanto la famosa goccia che fa traboccare il vaso”.
Intanto resta ancora sub iudice il discorso legato proprio all’eventuale realizzazione dell’ospedale unico della penisola sorrentina. Nei giorni scorsi il sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, ha annunciato la volontà di predisporre un ulteriore incontro con il governatore campano Vincenzo De Luca. Motivo? I Comuni e la stessa Azienda sanitaria hanno ricevuto rassicurazioni sull’erogazione di un maxi finanziamento da 50, 60 milioni di euro, ma sinora non ci sono stati sostanziali passi avanti.
Redazione Nurse Times
Fonte: Metropolis
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