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Anche in Italia si potrà donare il proprio corpo alla scienza: arriva l’ok del Senato

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Anche in Italia si potrà donare il proprio corpo alla scienza
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La Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama ha approvato all’unanimità il disegno di legge che regolamenterà la donazione del proprio corpo alla scienza dopo la morte, a fini di studio.

Sarà pertanto possibile offrire il proprio cadavere a chirurghi, ricercatori o altri professionisti sanitari che potranno utilizzarlo per fare pratica nei cadaver labs.

Ad annunciarlo, attraverso una nota, il senatore del Movimento 5 Stelle, Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione e primo firmatario del disegno di legge.

“Sono veramente soddisfatto dei lavori portati avanti dalla Commissione – ha commentato – e ringrazio tutti per l’impegno, abbiamo votato insieme un provvedimento veramente importante per i medici e per la ricerca. Mi auguro che l’iter in Aula possa essere rapido.

Regolamentare la pratica della dissezione dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione è indispensabile per tutta la medicina e principalmente per l’esercizio della chirurgia. Per gli studenti, infatti, è davvero fondamentale fare pratica di dissezione, soprattutto per quanto concerne lo studio dell’anatomia”.

“Ma non solo: donare il proprio corpo ‘post mortem’ – aggiunge Sileri – consentirebbe anche di non sperimentare più sul vivente, di non sperimentare più sugli animali, che vengono a volte uccisi appositamente, e di avere chirurghi più bravi perché il cadavere è anatomia umana, non di un’altra specie. Colmiamo un vuoto normativo e diamo una possibilità a tutti quelli che hanno sempre dato una mano alla scienza di fare molto di più”.

La donazione del corpo umano per la scienza permetterà ai giovani chirurghi di fare pratica e a quelli già esperti di sperimentare nuove tecniche esercitandosi in previsione di interventi molto complessi, riducendo pertanto il rischio di errori.

Simone Gussoni

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