Home NT News Alzheimer e tumori: speranze dalla “Google Map” molecolare del cervello
NT News

Alzheimer e tumori: speranze dalla “Google Map” molecolare del cervello

Condividi
Alzheimer e tumori: speranze dalla "Google Map" molecolare del cervello
Condividi

Un recente studio potrebbe aprire le porte a nuove possibilità di cura per alcune malattie complesse.

I ricercatori della Harvard University e del Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con i ricercatori dell’università israeliana Bar-Ilan, hanno individuato nei tessuti delle molecole di Rna i messaggeri indispensabili a produrre le proteine, di cui adesso si potrà conoscere esattamente anche la posizione. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, apre alla possibilità di curare molte malattie complesse, come l’Alzheimer e alcune forme di tumore.

Nell’ultimo decennio, hanno sottolineato i ricercatori, lo studio approfondito di molecole di Rna dai tessuti ha implementato la letteratura scientifica della biologia e della medicina, consentendo di confrontare molecole derivate da un tessuto sano con quelle di tessuti malati, rivelando così potenzialmente la causa della malattia. Finora tale approccio si era limitato allo studio delle molecole al di fuori del tessuto, ma per il corretto funzionamento dei tessuti stessi risulta fondamentale identificare la posizione delle molecole proprio al loro interno. Obiettivo raggiunto in questo lavoro grazie a complesse tecniche di microscopia ad espansione.

“Ora abbiamo una ‘Google map’ che consente di misurare milioni di molecole di Rna all’interno del tessuto, senza doverle estrarre come abbiamo fatto in precedenza”, ha spiegato Shahar Alon, dell’università Bar-Ilan, primo autore dello studio.

L’allocazione delle molecole nel tessuto permette di influenzare processi come l’apprendimento e la memoria e può chiarire meglio quali molecole prendano parte a processi simili, aiutando ad approfondire aspetti legati a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Un altro utilizzo di questa tecnologia potrà riguardare, come detto, anche il rilevamento della posizione delle cellule tumorali nel tessuto, che ha già consentito di scoprire, ad esempio, come le cellule tumorali possano modificare il loro comportamento in relazione all’identità delle cellule vicine.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
NT NewsRegionaliVeneto

Belluno, una proposta per arginare la carenza di oss: “Formiamo gli immigrati”

Fa notizia l’ipotesi avanzata da Luigino Boito (foto), presidente del Circolo Cultura...

Emilia RomagnaNT NewsRegionali

Lugo (Ravenna), prende a calci un infermiere: arresto non convalidato dal giudice

La sera prima era stato portato all’ospedale di Lugo (Ravenna) a causa...