Alla ASL di Lecce di scena una nuova puntata/sceneggiata. Prim’attore, il Presidente del Collegio IPASVI di Lecce Antonazzo.
Quanto ci accingiamo a raccontare (denunciare), con specifici riferimenti documentali, è un’ennesima “squalificante” storia in scena alla ASL di Lecce che evidenzia il “qualunquismo istituzionale” posto in essere del Collegio IPASVI di Lecce, in assordante silenzio rispetto alla procedura selettiva attivata dalla stessa ASL di selezione tra il personale dipendente, per il conferimento dell’incarico di Direttore delle attività didattiche per il polo formativo del Cdl in infermieristica (delibera in allegato DG ASL LE n. 308 del 18 maggio 2016).
I fatti
Il protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Bari per i corsi di laurea delle professioni sanitarie attivati presso le strutture sanitarie pugliesi prevede, azioni sinergiche per garantire lo sviluppo delle attività didattiche contemplate dall’ordinamento in termini di strutture e personale del SSN.
E’ previsto, tra l’altro l’individuazione del Direttore delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio.
La figura del Direttore delle attività didattiche professionalizzanti e di tirocinio, così come recita l’attuale ordinamento ripreso in delibera, ha competenze nell’ambito della progettazione, gestione e valutazione della preparazione professionalizzante degli studenti in funzione degli obiettivi didattici qualificanti previsti dall’ordinamento universitario per il profilo di Infermiere
I requisiti richiesti per ricoprire l’incarico, indicati da un provvedimento ANVUR, e riportati in delibera riguardano sostanzialmente:
- Il possesso della laurea magistrale in Infermieristica;
- Esperienza didattica nell’insegnamento di discipline infermieristiche
Fino a qui, nulla da obiettare!
Continuando la disamina dell’avviso si legge, insensatamente, che il Laureato Magistrale in Infermieristica selezionato rimane inquadrato contrattualmente nel profilo di riferimento in essere con la ASL e non può avanzare pretese di diverso inquadramento contrattuale.
Ovvero, si chiedono competenze di elevato profilo per “dirigere” una struttura didattica articolata e complessa, mortificando il legittimo ruolo contrattuale in cui si incardina il Dirigente Infermiere con laurea magistrale contemplata dal CCNL della dirigenza sanitaria non medica in vigenza.
Insomma, un vero e proprio “ceffone” alla classe infermieristica ancora una volta “sfruttata e beffeggiata” per le competenze che esprime, ma schiava di un sistema che gli nega i giusti riconoscimenti giuridici e contrattuali.
Di fronte a tutto questo qual è stato l’atteggiamento del Collegio IPASVI di Lecce ???
La risposta del Collegio di Lecce è forse, nella domanda di partecipazione alla selezione presentata dal suo Presidente Marcello Antonazzo a nostro avviso ultimo “donchisciotte” della mancia.
Massimo Randolfi
Allegato
Delibera DG ASL LE n. 308 del 18 maggio 2016
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