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Agitatori di folle e slogan improbabili sono davvero quello che serve alla Professione per evolvere?

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La spiegazione degli eventi collettivi in base a motivazioni di massa viene definita psicologia politica. La prima opera a trattare l’argomento fu “Psicologia delle folle”, pridotta nel 1895 e scritta da Gustave Le Bon.

Questo pensatore francese era stato colpito dalle folle rivoluzionarie a partire da quelle del 1789 fino ad arrivare a quelle della Parigi della Comune del 1871 e degli anni successivi.

Notava nella folla spontanea un fenomeno di enorme suggestionabilitá reciproca, di tipo ipnotico, con l’emergere conseguente di tratti di atavismo o primitivismo, da branco o meglio orda primordiale, in cui tutte le emozioni e sentimenti venivano esasperati: si trattasse di paure, di forme di entusiasmo, di manifestazioni di aggressivitá o di coraggio di fronte al pericolo. Il prevalere delle pulsioni irrazionali, spesso connesso all’azione addirittura di ipnosi di fatto da parte di agitatori, avrebbe reso le folle inconsce, e perció capaci di atti che i singoli componenti non avrebbero compiuto mai se presi uno ad uno.

Un #hashtag alquanto improbabile dai tratti tipicamente populisti sta impazzando fra gli Infermieri, cavalcato in modo improprio da alcuni protagonisti della rappresentanza professionale come mezzo per scalare posizioni di comando?

A cosa sono pronti gli Infermieri?

La domanda sorge spontanea di fronte ad una folla di “professionisti intellettuali” che, come automi, ripete questo slogan durante le prove concorsuali arrivando addirittura ad inserire la dicitura nelle immagini che posta su Facebook.

Pronti ad avere un Leader che possa guidare la professione verso nuovi orizzonti forse? Se questa fosse la promessa degli ideatori del tormentone non saremmo di fronte a orizzonti sereni, visti i possibili candidati, che di fatto, potrebbero ricoprire solo il ruolo di “agitatori” e sicuramente non di Leader.

Per il momento la categoria rimane in una fase di autogestione nella quale ogni infermiere segue le idee di qualcun altro che, a sua volta, segue un collega che lo precede.

Tutto ciò può ricondurre al famoso fenomeno del gregge di pecore che, in mancanza di un leader, può seguire o emulare l’azione di un proprio simile fino a portare conseguenze tragiche quali la morte.

In moltissime situazioni si è potuto assistere a suicidi di massa generati da una singola pecora che, improvvisamente ha cominciato a correre verso il precipizio e si è lanciata nel vuoto, morendo nella caduta. Le altre pecore hanno via via incominciato a seguire l’esempio della prima pecora, lanciandosi anch’esse nel precipizio.

Con la speranza che l’attesa verso qualcosa di sconosciuto non abbia conseguenze così tragiche per la professione, possiamo continuare ad essere pronti.

Evitando facili populismi e slogan simili ad un mantra che portano al classico “nulla di fatto” , per la mancanza di un percorso di crescita professionale chiaro e costruito sui contenuti e sulle idee, il nostro pensiero va all’attuale presidente della Federazione Nazionale collegi Ipasvi Barbara Mangiacavalli, l’unica vera leader che potrebbe portarci fuori da questo impasse…

Considerato il gravoso compito di guidare una Federazione nazionale Ipasvi, con un Comitato centrale disegnato su misura dell’ex presidente, ora membro dello stesso comitato centrale e senatrice del PD Annalisa Silvestro, l’attuale presidente si è trovata a dover gestire l’importante fase del varo del nuovo codice deontologico, assumendo un atteggiamento di massima condivisione con la base, aprendo di fatto una fase nuova, quasi rivoluzionaria considerando che il Codice del 2009 varato dalla ex presidente Silvestro fu in pratica “calato dall’alto”.

La fase di consultazione darà la possibilità a tutti di potersi esprimere in modo propositivo, un merito importante che va riconosciuto al comitato centrale guidato dalla Mangiacavalli (VEDI).

Le recenti dichiarazioni dell’attuale presidente, attraverso le quali promette tutela agli Infermieri da Lei rappresentati utilizzando ogni mezzo disponibile (VEDI) rappresentano sicuramente un importante passaggio di avvicinamento della base alla rappresentanza professionale, più attenta ai problemi “comuni” della comunità professionale.

Solo il tempo potrà darci queste risposte, la nostra sensazione è che una nuova fase in Federazione stia avendo inizio…servirà tanto lavoro e determinazione…noi sosterremo questa nuova fase di passaggio!!

Simone Gussoni

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