Il Consiglio regionale toscano ha mantenuto le promesse fatte agli studenti di Infermieristica scesi in piazza per manifestare poche settimane fa
I rappresentanti degli studenti furono convocati in udienza lo scorso 30 novembre, pochi giorni dopo le animate proteste.
La proposta del presidente Stefano Scaramelli, riguardante la questione sospensione assegni di studio per i giovani iscritti a Infermieristica sembrerebbe essere stata approvata all’unanimità. Il problema dovrebbe quindi concludersi nel migliore dei modi.
La Giunta della Regione Toscana si impegna pertanto “a valutare, anche confrontandosi con la commissione consiliare competente, il mantenimento o l’attivazione di nuove forme di sostegno o rimborso per gli studenti iscritti al corso di laurea delle scienze infermieristiche (corso di laurea in infermieristica, ndr.) in particolare per coloro che si stanno misurando con il tirocinio formativo negli ospedali toscani; a considerare attentamente la possibilità di estensione di tali misure anche ad altre professioni sanitarie; a tenere conto, nella predisposizione di tali forme di sostegno o rimborso, di elementi di merito e quindi rivolgendosi agli studenti con una media voti adeguata, anche valutando strumenti come rimborsi mensa, trasporto, parcheggio laddove necessario, etc. o l’implementazione delle azioni previste dal programma Giovani per il sostegno dei tirocini anche mediante l’utilizzo del fondo sociale europeo”.
«Spero che questa risoluzione – commenta Stefano Scaramelli – che ha ricevuto il sostegno di tutti possa contribuire a dare le risposte che gli studenti attendono e che per noi, in quanto giovani in formazione nel nostro sistema sanitario, rappresentano una risorsa ed un investimento forte nel presente, perché essi già svolgono attività negli ospedali toscani, e per il futuro, perché abbiamo bisogno di nuove leve di professionisti preparati e capaci. Ora – conclude il presidente – non passiamo la palla alla giunta, ma vogliamo continuare ad occuparci degli sviluppi della vicenda insieme agli assessori competenti per individuare al più presto le soluzioni migliori».
Le proteste organizzate dagli studenti di infermieristica toscani hanno portato ad un inaspettato esito positivo nel giro di poche settimane.
Speriamo che questa vicenda possa essere un esempio rivolto ai molti studenti di infermieristica di altre realtà regionali, che prestano la loro opera di “studenti in formazione”, talvolta utilizzati dalle aziende sanitarie per sopperire alle pesanti carenze nelle dotazioni organiche.
Simone Gussoni
Fonte: Consiglio regionale della Toscana, Gruppo Partito Democratico – Ufficio Stampa
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