Un giorno di ordinaria follia.
Qualcuno ricorderà e probabilmente avrà visto il film. New York, William Bill Foster è un uomo a pezzi, la moglie l’ha lasciato, ha perso il lavoro, un’ordinanza indetta dal giudice gli impedisce di vedere la figlia. Così una mattina, stravolto dal caldo torrido, Bill, abbandona la macchina, provocando le ire degli altri automobilisti. Entra in un supermarket, e, dopo un battibecco con il gestore, preso dai nervi, prende una mazza da baseball, distrugge metà del locale e se va.
Questa volta però non ci troviamo né a New York, né i protagonisti sono attori di un film. I protagonisti sono Daniele Scozzari, collega del 118 di Agrigento (Sicilia), 43 anni, sposato con una bambina e C.S., di 48 anni. Nessuna Telecamera, nessun regista.
Daniele Scozzari, anche quella mattina si sarà svegliato e avrà pensato: “Oggi mi spetta un’altra giornata con la mia equipe a bordo dell’ambulanza”. Chissà quante chiamate improprie, Chissà quanti codici gialli o rossi?. Speriamo che sia una giornata tranquilla”
Eppure l’altra mattina ci è mancato poco che Daniele non portasse conseguenze gravi. Daniele assieme alla sua equipe era stato chiamato per prestare soccorso ad un uomo in forte stato di ebbrezza.
Arrivati sul posto (l’abitazione del soggetto), gli uomini dell’equipe hanno trovato, C.S., uomo di 48 anni, in forte stato di ebbrezza, dopo l’ennesima richiesta di andare con loro, l’uomo ha preso un coltello da cucina e si è lanciato con tutta la sua forza su Daniele. Fortunatamente, Daniele è riuscito a schivare l’uomo che cercava di colpirlo sul suo petto, riportando, in forma lieve, un taglio sulla mano.
“Non appena arrivati a casa sua l’uomo rifiutava di scendere e improvvisamente ha afferrato un coltello da cucina e si è scagliato contro di me per colpirmi al torace. Per fortuna ho un fatto un passo indietro e mi ha ferito solo alla mano destra ed il mio collega lo ha bloccato evitando il peggio” sono le parole di Daniele.
Fortunatamente Daniele è tornato a casa riportando un taglio e 10 giorni di prognosi. L’aggressore accusato di aggressione e lesioni personali. Un episodio finito bene ma che poteva trasformarsi in tragedia. Eh sì una possibile tragedia annunciata già da tempo, infatti l’uomo era già la decima volta che veniva accompagnato al Pronto Soccorso perché in forte stato di ebbrezza.
Purtroppo questo è uno dei tanti episodi di aggressione nei confronti del personale sanitario, ma nessun media, pochi giornali, ne parlano, tralasciandoli come articoli di coda. E già perché non fa notizia l’aggressione nei confronti di un professionista che lavora per garantire assistenza, ma fa più notizia un probabile caso di malasanità, senza prove concrete. Fa più notizia, tanto che vengono trasmessi a rete unificate (neanche fosse il discorso del Presidente della Repubblica) casi di sanitari che picchiano, che fanno i “furbetti con il cartellino” (i quali rappresentano a mala pena quell’1% dei professionisti) piuttosto che casi di buona sanita, dove professionisti dedicano tutto loro stessi per far sì che pazienti ritrovino il sorriso e/o riacquisiscono quelle autonomie perse a causa della loro patologia.
A cura di
Gianluca Pucciarelli
Fonte
Insanitas. Agrigento, soccorritore del 118 accoltellato alla mano dall’uomo che stava soccorrendo. Avaible su www.insanitas.it
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