”Questa mattina ho appreso da un articolo che presto anche nella nostra regione Abruzzo potrebbe debuttare l’infermiere nelle scuole.
Mi auguro, come coordinatore regionale della CGIL sanità privata convenzionata Abruzzo Molise; che sia l’ esordio concreto di una strategia che vede la sanita’ aprirsi verso il territorio.
Dopo l’infermiere di comunità è giusto allargare il ruolo della nostra professione sul territorio, negli ambulatori, nelle scuole e io dico anche nelle guardie mediche.
Ricordiamo che l’ infermiere nelle scuole andrebbe a fornire assistenza qualificata, prevenzione ed educazione sanitaria tra gli studenti e gli stessi docenti e collaboratori. Non conosco le procedure che andranno a individuare gli infermieri scolastici a cui affidare l’attuazione delle misure di prevenzione e controllo dell’infezione da virus Sars-CoV-2 nelle scuole e nei servizi educativi dell’intero territorio regionale.
Ricordo solo che mancano poco più di due settimane alla prima Campanella e mi auguro che il reclutamento avvenga rapidamente; affinché il personale infermieristico diventi un arma importante nel ruolo di prevenzione e nella lotta contro il Covid 19 nelle scuole e nei servizi educativi.
Spero vengano rese pubbliche al più presto le modalità secondo le quali saranno individuati gli infermieri; se attraverso contratti libero professionali o attingendo dalle graduatorie degli avvisi pubblici della nostra regione oppure attraverso affidamento a cooperative, agenzie, ecc.
Bisogna fare presto per far partire fin dall’inizio dell’anno scolastico questa iniziativa. Ritengo che “l’infermiere scolastico” svolgerebbero un ruolo importante con le sue competenza specifiche; sia nel campo della prevenzione che della promozione di stili di vita sana.
Dunque il ricorso alla figura dell’infermiere scolastico e a quello dell’infermiere di comunità, insieme al gruppo Usca, agli infermieri degli ospedali, dei distretti e delle strutture private convenzionate ci offre un ampio ventaglio di possibilità per continuare la lotta al Covid.
Tutti questi professionisti, con il loro ruolo e le le loro competenze svolgono un attività di contenimento e prevenzione della diffusione del virus; e nei caso di positività di uno studente, professore o operatore, non solo si prenderebbero carico del soggetto ma indicherebbe ad alunni e docenti le modalità di prevenzione e di comportamento per ridurre la contagiosità.
Confidiamo ora che la Regione Abruzzo deliberi rapidamente le modalità di reclutamento degli infermieri di comunità e degli infermieri scolastici; e soprattutto dica una parola verso i circa 6mila operatori della sanità privata convenzionata della nostra regione Abruzzo che da 14 anni sono in attesa del rinnovo contrattuale e non hanno ricevuto un euro di premio Covid 19 dalla Regione Abruzzo.
Daniele Leone, Coordinatore Infermiere CGIL FP sanità privata convenzionata Abruzzo Molise
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Nurse Times
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