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A Varese parte l’Infermiere di Famiglia

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L’Infermiere di Famiglia è il nuovo servizio a disposizione dei cittadini in via Cairoli 10, il primo in Italia del genere. L’associazione culturale Maya, nell’ambito del progetto generale “Io mi prendo cura di te”, ha aperto oggi un ambulatorio infermieristico, con la collaborazione dell’assessorato a Famiglia, Persona e Università, con il patrocinio del Collegio Infermieri (IPASVI) e la collaborazione di Asl.

Questa mattina l’inaugurazione con il sindaco Attilio Fontana, l’assessore a Famiglia, Persona e Università Enrico Angelini, la presidente dell’associazione Maria Rosa Genio, il parroco di Biumo Inferiore don Carlo Garavaglia, Lucas Maria Gutierrez, direttore sociale di Asl Varese, Stefano Taborelli, direttore sanitario Asl, Aurelio Filippini di IPASVI.

Dopo la benedizione da parte del parroco, che ha sottolineato il bisogno “di fiducia e la voglia di costruire in questo periodo difficile” il sindaco ha ringraziato associazioni, istituzoni e Asl per la collaborazione.

«Un servizio utile per la cittadinanza, soprattutto per le persone anziane ma non solo ha detto il sindaco -: ancora una volta la collaborazione tra istituzioni e associazioni si dimostra importante. Viviamo un momento difficile, è fondamentale avere servizi a condizioni accettabili. Ora siamo nella fase sperimentale: quando il servizio sarà a pieno regime riuscirà anche ad alleviare il lavoro di pronto soccorso e strutture sanitarie. Ecco il nuovo welfare che dobbiamo impostare, il futuro passa dalla collaborazione vera tra pubblico e privato».

«La sinergia tra pubblico, privato e privato sociale rappresenta il futuro, e noi stiamo lavorando proprio su questa stradaha detto l’assessore Angelini -: l’ambulatorio garantisce, ad un costo minimo per i pazienti, un servizio di qualità, con alta professionalità, per tutta la famiglia. E’ il primo servizio del genere in Italia, nato dalla collaborazione con il privato sociale. Noi sosteniamo volentieri l’iniziativa, nata da un’esigenza sentita dei cittadini. La sperimentazione è in questo quartiere in cui i servizi si stanno sviluppando: qui vicino c’è il front office dei servizi educativi, che presto si allargherà nelle vetrine accanto. La forza della rete vera, non a parole ma a fatti, si vede. Grazie alle istituzioni, all’Asl, all’Ipasvi, ai medici. E grazie alla consigliere Luisa Oprandi per il sostegno: insomma un consenso trasversale per il bene della città».

I direttori di Asl hanno sottolineato «l’importanza e l’esigenza della prossimità, soprattutto per le fasce deboli, e della presa in carico dei pazienti, nello spirito di una sussidiarietà circolare». La referente ha spiegato che «il nostro supporto è garantito per qualsiasi fascia di età, compresa la pediatrica, e se necessario anche a domicilio». «Varese – precisa – è la prima città lombarda a far proprio il progetto e la direttiva europea della Salute per tutti. L’infermiere di famiglia diventa un punto di riferimento quotidiano, operativo 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno. Abbiamo un software gestionale completo e in rete. Abbiamo fatto dell’innovazione un cavallo di battaglia!».

L’ambulatorio si trova sotto i portici di via Cairoli, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, il sabato dalle 10 alle 12. E’ disponibile inoltre un numero verde attivo 24 ore su 24. Al servizio si accede attraverso una Nurse’s Card che consente di usufruire delle prestazioni infermieristiche al costo di 31 euro all’anno.

Tra le prestazioni vengono effettuati iniezioni, medicazioni, fleboclisi, sostituzione catetere vescicale, misurazione pressione arteriosa, clistere, sorveglianza ulcere, prelievo ematico, vaccinazioni prescritte.

Fonte: www.varesereport.it

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