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A.O.U. Salerno, Fials e mobilità: le considerazioni di un infermiere precario

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Salerno, un medico alla direzione del servizio infermieristico: scatta la protesta di Fsi-Usae
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Scrive alla nostra redazione Salvatore Damiano, dipendente dell’Azienda Ospedaliera Universitaria.

A seguito dell’articolo intitolato Carenza di infermieri e Oss al “Ruggi” di Salerno. La denuncia della Fials, con cui la Fials propone all’A.O.U. di Salerno di attingere dalla graduatoria di mobilità, sono opportune alcune considerazioni:

  • L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, nel 2013, ha già bandito una mobilità per infermieri per far fronte alla copertura dei posti vacanti. Quindi, laddove l’Azienda stessa disponga della copertura finanziaria per coprire posti a tempo indeterminato, dovrà procedere con un concorso.
  • In Azienda ci sono oltre 200 precari in attesa di essere stabilizzati in base alle norme della Legge Madia e circolari.
  • L’art. 1 comma 543 della Legge di Stabilità 2016, indicato al punto 3.2.8. della circolare 3/2017 pubblica amministrazione, prevede la partecipazione ai concorsi con riserva di tutti i contratti flessibili (compreso la somministrazione del lavoro).
  • La stessa circolare specifica che, in caso di assunzioni straordinarie riservate ai precari, la priorità della mobilità non risulta essere più un obbligo, previe procedure concorsuali.
  • Per far fronte alle carenze di personale nei periodi estivi si può far scorrere la graduatoria a tempo determinato per le seguenti figure, indicando sui provvedimenti la durata del termine e le motivazioni, con il nome del dipendente da sostituire, come sta facendo in questi mesi l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza per la propria graduatoria di infermieri a tempo determinato.
  • In merito all’obiettivo sociale che la Fials intende perseguire “dando così la speranza a tantissime persone presente in graduatoria, dopo regolare espletamento di concorso per mobilità per titoli e colloquio, di potersi ricongiungere definitivamente con le proprie famiglie dopo anni di sacrifici dovuti al blocco del turnover della Regione Campania”, si vuole ricordare che l’Azienda Ospedaliera di Salerno ha da diversi anni bloccato il ricongiungimento famigliare per i dipendenti della pubblica amministrazione ex art. 42 bis, e che tale istituto potrebbe essere una soluzione per far fronte alle carenze di personale temporanee; inoltre si darebbe un vero contributo sociale a chi aspetta di ricongiungersi con il coniuge e con i figli minori di tre anni.

A seguito delle considerazioni fatte sopra si potrebbe proporre di colmare le carenze di personale con: concorso riservato al 50% dei precari che lavorano in azienda; scorrimento graduatoria a tempo determinato; assunzioni ex art. 42 bis.

Salvatore Damiano

 

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