Home Cittadino Assistenza infermieristica al paziente con ictus ischemico: esperienza e formazione nella Stroke Unit
CittadinoEducazione SanitariaNT News

Assistenza infermieristica al paziente con ictus ischemico: esperienza e formazione nella Stroke Unit

Condividi
Condividi

L’ictus ischemico è una delle principali emergenze neurologiche e rappresenta una delle cause più frequenti di invalidità e mortalità nei Paesi occidentali. Negli ultimi anni la presa in carico di questi pazienti ha visto un’evoluzione significativa grazie all’introduzione delle Stroke Unit, reparti ad alta intensità assistenziale in cui l’infermiere riveste un ruolo centrale nella gestione clinica e nella prevenzione delle complicanze.

L’infermiere che lavora in Stroke Unit deve possedere competenze tecniche avanzate, rapidità decisionale e capacità di lavorare in team multidisciplinare. Nella fase post-trombolitica, in particolare, la vigilanza clinica è costante: monitoraggio neurologico e dei parametri vitali, prevenzione del rischio emorragico e gestione del rischio respiratorio rappresentano attività fondamentali per la sicurezza del paziente. Il monitoraggio della pressione arteriosa, del livello di coscienza e della saturazione di ossigeno permette di individuare precocemente segni di peggioramento e di intervenire tempestivamente.

L’infermiere è inoltre responsabile della gestione ambientale e della sicurezza: evitare manovre invasive nelle prime 24 ore post-trattamento, controllare il bilancio idrico, favorire la mobilizzazione precoce e supportare il paziente e la famiglia nel percorso riabilitativo sono aspetti che richiedono attenzione e sensibilità.

Il valore del lavoro di equipe

La gestione dell’ictus ischemico non può prescindere da un approccio interdisciplinare. Il lavoro quotidiano in Stroke Unit è caratterizzato da un confronto continuo tra infermieri, medici, fisioterapisti e logopedisti. La comunicazione efficace all’interno del team è ciò che garantisce la continuità assistenziale e riduce il rischio di errori. Ogni figura professionale contribuisce con la propria competenza al percorso di recupero del paziente, ma è spesso l’infermiere a rappresentare il punto di riferimento costante, presente nelle fasi più delicate del ricovero.

L’esperienza formativa come tutor clinico

Parallelamente all’attività assistenziale, svolgo il ruolo di tutor clinico universitario, affiancando gli studenti del corso di laurea in Infermieristica nel loro tirocinio formativo. Nel corso del 2025, ho seguito circa 8-9 studenti inseriti nelle aree neurologiche e pneumologiche del reparto, promuovendo un apprendimento basato sull’esperienza diretta. Durante il tirocinio, gli studenti apprendono non solo le procedure cliniche, ma soprattutto l’importanza dell’osservazione, della comunicazione terapeutica e della riflessione critica.

L’apprendimento esperienziale – secondo il modello di Kolb – è alla base della formazione infermieristica: osservare, riflettere, sperimentare e concettualizzare. In un contesto complesso come quello neurologico, questo approccio aiuta lo studente a trasformare l’esperienza in competenza, sviluppando autonomia decisionale e responsabilità professionale. Il tutor clinico ha quindi il compito di guidare, sostenere e valorizzare la crescita dello studente, creando un ambiente di apprendimento positivo e sicuro.

Riflessione professionale

L’esperienza in Stroke Unit mi ha insegnato che l’assistenza infermieristica all’ictus ischemico non è fatta solo di protocolli e procedure, ma soprattutto di presenza, ascolto e sensibilità clinica. Ogni paziente rappresenta una storia diversa, un equilibrio complesso tra fragilità e possibilità di recupero. L’infermiere diventa il filo conduttore tra diagnosi, trattamento e riabilitazione, garantendo continuità e umanità nelle cure.

Investire nella formazione continua degli infermieri e nel tutoraggio clinico significa migliorare la qualità dell’assistenza e costruire una cultura professionale orientata all’eccellenza. L’infermiere in Stroke Unit è un punto di riferimento non solo per il paziente, ma anche per i colleghi e gli studenti: un facilitatore del sapere, un professionista che unisce competenza tecnica e attenzione umana.

Giancarlo Calienni*

*Infermiere tutor clinico universitario e infermiere responsabile della Stroke Unit in area neurologica ad alta intensità assistenziale. Si occupa di formazione clinica, sicurezza assistenziale e sviluppo professionale in ambito neurologico.

Bibliografia essenziale
  • Ministero della Salute. Piano Nazionale per le Malattie Cerebrovascolari 2023–2026. Roma: Ministero della Salute; 2023.
  • European Stroke Organisation (ESO). Guidelines for the Management of Ischemic Stroke and Transient Ischemic Attack. 2021.
  • Istituto Superiore di Sanità. Rapporto sull’Ictus in Italia. Roma: ISS; 2023.
  • Benner P. From Novice to Expert: Excellence and Power in Clinical Nursing Practice. Addison-Wesley; 1984.
  • Kolb DA. Experiential Learning: Experience as the Source of Learning and Development. Prentice-Hall; 1984.
  • FNOPI. Linee guida per la pratica clinica infermieristica in area neurologica. Roma: FNOPI; 2022.

Articoli correlati

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
ECM e FADInfermieriNT News

Corso Ecm (4 crediti) Fad gratuito per infermieri: “L’evoluzione del ruolo dell’infermiere instillatore”

Sulla piattaforma Dynamicom Education è disponibile il corso Ecm Fad gratuito “L’evoluzione del...

CittadinoEducazione SanitariaNT News

Innovazione e intelligenza artificiale nel nursing contemporaneo: tra evoluzione tecnologica e umanizzazione della cura

Abstract L’evoluzione tecnologica sta ridefinendo in modo radicale il paradigma assistenziale infermieristico....

MediciNT News

Ddl Semplificazioni approvato in Senato: come funziona il certificato di malattia a distanza

Tra i 73 provvedimenti presenti nel testo del Ddl Semplificazioni approvato dal Senato non...