L’incontro tra Aran e sindacati per sbloccare il rinnovo del Contratto del comparto Sanità è previsto oggi, 29 aprile.
Proposta economica dell’Aran
L’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) ha presentato una proposta di rinnovo del Contratto del comparto Sanità 2022-2024 che prevede un incremento medio di 172,70 euro lordi al mese (13 mensilità), corrispondente a un aumento del 6,8% sugli stipendi attuali. La misura interessa circa 580mila dipendenti del Servizio sanitario nazionale, tra infermieri, tecnici e personale non dirigente. Questi aumenti stipendiali puntano a valorizzare il lavoro svolto durante l’emergenza Cocid-19, riconoscendo anche le specificità professionali del settore.
Composizione dell’aumento
L’incremento di 172,70 euro si articola in quattro voci chiave, pensate per coprire sia lo stipendio base sia le indennità contrattuali e decentrate:
- 135 euro sullo stipendio tabellare;
- 15,66 euro per l’indennità di specificità infermieristica;
- 6,52 euro per l’indennità di pronto soccorso;
- 15,52 euro destinati ai fondi per le risorse decentrate.
Focus sull’indennità di pronto soccorso
In particolare, per i circa 23mila infermieri di pronto soccorso è previsto un adeguamento specifico:
- +305 euro lordi al mese a partire dal 2025;
- +60 euro lordi al mese aggiuntivi dal 2026, portando così l’indennità complessiva a quasi 365 euro lordi mensili, a garanzia di una giusta remunerazione per chi opera in condizioni di alta criticità e urgenza.
Stato delle trattative e stallo sindacale
Nonostante la proposta economica, le organizzazioni sindacali Cgil, Uil e Nursing Up hanno interrotto le trattative a dicembre 2024, giudicando l’offerta insufficiente e richiedendo risorse aggiuntive. Questo stop ha impedito la firma del nuovo Contratto e ha lasciato in sospeso l’erogazione degli aumenti previsti.
L’incontro di oggi
Per superare l’impasse Aran ha convocato un nuovo incontro con le parti sociali per oggi, 29 aprile, con l’obiettivo di:
- sbloccare le risorse economiche e migliorare la piattaforma rivendicativa dei sindacati;
- definire un cronoprogramma per la firma definitiva entro maggio;
- garantire l’entrata in vigore degli aumenti in busta paga tra ottobre e novembre 2025.
Resta alta l’attenzione sulla ripresa delle trattative e sulla possibilità di un’intesa capace di conciliare le esigenze di bilancio pubblico con le legittime richieste di chi opera quotidianamente nella sanità.
Redazione Nurse Times
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