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Lombardia, Nursing Up guida la protesta degli infermieri: il nodo stipendi e la replica dell’assessore Bertolaso

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Una cinquantina di infermieri lombardi, rappresentati dal sindacato Nursing Up, si sono riuniti ieri mattina sotto la sede della Regione per chiedere un incontro con l’assessore al Welfare Guido Bertolaso. “Armati” di bandiere e tamburi, hanno manifestato in nome di migliori condizioni lavorative, sollecitando l’assessore a farsi portavoce col Governo delle loro istanze.

Le richieste di Nursing Up

“Abbiamo organizzato questa manifestazione per dire la nostra sul Contratto nazionale, bocciato da alcune sigle sindacali, tra cui la nostra, perché non ha avuto rispetto per coloro che sono stati un volta gli eroi della pandemia – ha spiegato Mauro D’Ambrosio, segretario provinciale di Nursing Up Milano -. A distanza di cinque anni non è cambiato assolutamente nulla. Anzi, le condizioni di lavoro sono peggiorate: abbiamo una carenza di organico enorme e non abbiamo avuto un aumento della retribuzione adeguato quanto meno alla media europea”.

Semopre il segretario di Nursing Up Milano: “Siamo il fanalino di coda per quanto riguarda le retribuzioni in Europa. Abbiamo numerosi infermieri che purtroppo decidono di andare all’estero, nella vicina Svizzera, e già da due anni alla Regione abbiamo chiesto un’indennità di confine per tutti coloro che lavorano nelle province disagiate, come Sondrio, Varese e Como. La regione da questo punto di vista non ci ascolta. Anche per questo abbiamo chiesto un incontro a Bertolaso”.

E ancora: “Vogliamo anche chiedere all’assessore che si faccia portavoce col Governo affinché le condizioni di lavoro migliorino e che ci siano incentivi per tutti coloro che decidono di intraprendere questa professione. Inoltre stiamo cercando di contrastare questa nuova figura che si è inventata il Governo, insieme alla Conferenza Stato-Regioni, ossia l’assistente infermiere. Una figura ibrida che avrebbe una formazione di sole 500 ore e andrebbe a sostituire la figura infermieristica”.

La replica di Bertolaso

A stretto giro è arrivata la risposta di Bertolaso: “Penso di essere oggi una spina nel fianco del Governo, perché non perdo mai occasione di ricordargli che, se non paghiamo di più gli infermieri, non riusciremo a risolvere il problema della sanità in Italia. Gli infermieri sono la colonna portante della sanità pubblica del nostro Paese e ricevono stipendi da fame. Se non li mettiamo nelle condizioni di guadagnare un po’ meglio rispetto a quel poco che ricevono oggi, continueranno ad andare via e a evitare la professione di infermiere”.

Bertolaso ha quindi aggiunto: “Sono già stato in America Latina e qualche sudamericano sta arrivando. Andrò anche in India per cercare di portare infermieri in Italia, ma queste sono soluzioni di seconda linea. È ovvio che dobbiamo investire sui nostri giovani e vorremmo avere infermieri italiani, ma potremmo averli solo quando li pagheremo meglio”.

A tal proposito Bertolaso ha precisato: “Noi stiamo portando avanti una serie di incentivi, stiamo cercando di dare alloggi e vitto gratis. Ma sono tutti palliativi, perché lo stipendio continua a essere poco attrattivo rispetto ai sacrifici che chiediamo. Per non parlare dei medici che lavorano nel pubblico e non si trovano in condizioni ottimali, anche lì, con un po’ di incentivi e un progetto di riorganizzazione della sanità pubblica. Stiamo cercando di convincerli a continuare a lavorare con noi”.

Redazione Nurse Times

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