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Cgil: “I dati Agenas sulla mobilità sanitaria certificano crescita delle disuguaglianze e privatizzazione della salute”

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“I dati Agenas certificano la crescita della privatizzazione della salute e delle diseguaglianze tra persone e territori. Chiaro indicatore delle politiche del Governo Meloni: cure per chi può pagare e può permettersi di spostarsi, mentre lavoratori e pensionati sono sempre più poveri e 4,5 milioni di persone rinunciano a curarsi”. Così Daniela Barbaresi (foto), segretaria confederale della Cgil, commenta l’analisi sulla mobilità sanitaria interregionale nel nostro paese presentata da Agenas.

“Mobilità sanitaria interregionale mai così alta, i cui costi sfiorano i 3 miliardi, spesa a livelli record e in continua crescita – sottolinea la dirigente Cgil -. Un flusso migratorio per ricoveri ospedalieri diretto prevalentemente da Sud verso Nord, dove le strutture maggiormente attrattive sono quelle private accreditate. Questo il quadro che emerge”.

Sempre la segretaria confederale Cgil: “Mentre la propaganda governativa continua, la verità dei numeri è quella di continui tagli e ulteriore arretramento dell’investimento nel Servizio sanitario nazionale. Già quest’anno la spesa per il Ssn è scesa al 6,1% del Pil: il valore più basso degli ultimi decenni, con la prospettiva di scendere al 6,0% nel 2025, fino a precipitare al 5,6% nel 2030, ovvero un punto in meno di Pil rispetto a quando si è insediato il Governo Meloni, equivalente a oltre 20 miliardi di euro in meno all’anno”.

Conclude la segretaria confederale Cgil: “L’autonomia differenziata, se non fermata, è destinata a dare il colpo mortale alla sanità pubblica, mettendo inesorabilmente in discussione i principi fondamentali di universalismo, uguaglianza ed equità del Ssn, che già oggi non vengono garantiti a tutti a causa dei forti divari territoriali. Senza adeguati finanziamenti e politiche volte al rafforzamento del Ssn in termini di personale, strutture e servizi è sempre più concreto il rischio che salute e sanità tornino a essere privilegio per pochi, cosa che in certe situazioni inizia già a essere realtà”.

Redazione Nurse Times

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