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Crisi occupazionale: un gesto di protesta!

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Un gesto forte quello di Tommaso Longobardi, che bruciando la sua tesi lancia il suo grido di disperazione verso la società invitandola a reagire nei confronti di una situazione occupazionale di gravi proporzioni che colpisce duramente i giovani. La sua protesta sta attraverso il web, abbiamo voluto riprenderla perchè è una problematica comune a molti nostri colleghi infermieri neolaureati. I dati occupazionali non sono confortanti, purtropppo si assiste ad un crollo della domanda infermieristica da parte delle strutture sanitarie pubbliche alle prese con i duri piani regionali di rientro, pur avendo necessità di rinfoltire le dotazioni organiche non hanno le necessarie risorse per poter avviare campagne di reclutamento di personale dedito all’assistenza (infermieri, oss, ausiliari), avviando in alcuni casi la chiusura di servizi, strutture ospedaliere mettendo seriamente a rischio la tenuta dell’art. 32 della Costituzione sul diritto alla Salute.

Alleghiamo all’articolo “L’andamento dell’occupazione infermieristica in Italia dal 2003 al 2013” a cura del centro studi del Nursind. Ricerca non sperimentale tramite uno studio osservazionale descrittivo/esplorativo condotta nel maggio 2014 attraverso un sondaggio sul sito www.nursind.it

Mi chiamo Tommaso Longobardi, ho 23 anni, oggi dopo 3 anni finalmente sono riuscito a laurearmi…

Dovrebbe essere uno dei giorni piu felici della mia vita, eppure quello che provo è tutto tranne che felicità… Da oggi sono consapevole che non una laurea sul curriculum per me sarà ancora più difficile trovare lavoro… Sembra un controsenso ma è così…

3 anni per laurearmi….3 anni di sacrifici, 3 anni in cui ho lavorato per mantenermi l’ università, 3 anni in cui ho fatto qualunque lavoro mi venisse proposto…

In questi 3 anni… mentre lavoravo al call center… ho sentito politici dire che noi giovani non dobbiamo essere più “choosy”,

mentre facevo il lavapiatti… ho sentito politici dire che noi giovani non abbiamo voglia di lavorare…

mentre lavoravo full time per 600 euro al mese… ho sentito politici dire che l’ Italia è in recupero…

Ma soprattutto, oggi… che mi trovo disoccupato da 6 mesi…senza possibilità di ricevere alcuna indennità di disoccupazione…. sento politici dire che dobbiamo fare sacrifici…

Quali sarebbero i sacrifici che un disoccupato di 23 anni dovrebbe fare? Cosa significa fare sacrifici per voi? Forse stringere la cinghia? Ma se uno è disoccupato in che modo dovrebbe stringere la cinghia?

Un lavoratore licenziato a 50 anni con una famiglia a carico che sacrifici dovrebbe fare?

Forse il sacrificio che intendete è suicidarsi? Si, cari politici proprio il suicidio, perchè siete voi che inducete le persone al suicidio, ed ogni persona suicidata in questi anni, è un nome sulla vostra coscienza… un nome che spero vi venga a perseguitare ogni notte che passate nelle vostre ville di lusso…

Percepite stipendi d’ oro e fingete di capire i problemi della gente che non arriva a fine mese…

Non avete mai fatto un sacrificio in vita vostra e vi permettete di chiedere sacrifici a gente che li ha fatti per una vita…

Perchè per una volta non chiedete ai vostri amici al parlamento di fare sacrifici? Ai banchieri o ai pensionati d’ oro che percepiscono 5000 euro di pensione?

Ma sappiamo bene che in Italia ci sono delle classi che non vanno toccate… perchè di quelle classi fanno parte le persone che permettono a voi di stare in politica…

Avete condonato miliardi di euro al gioco d’ azzardo, avete dato miliardi per salvare le banche…

Perchè per voi è più importante salvare una banca piuttosto che qualche italiano in difficoltà…

I media di regime ci mandano sempre immagini di guerre e rivolta all’ estero, per darci la sicurezza che nel nostro paese in fondo stiamo bene… ormai solo questo vi è rimasto per calmare la rabbia degli italiani… sapete bene che se al telegiornale mandassero le immagini di pensionati che cercano resti di cibo nell’ immondizia allora la gente inizierebbe a rivoltarsi…

Voglio concludere lasciando un messaggio a quanti di voi si trovano nella mia stessa situazione, disocuppati, laureati… ma anche alle persone che si trovano in situazioni peggiori come anziani senza pensione o padri di famiglia in difficoltà economica…

Io oggi ho bruciato la mia tesi di laurea non per gesto di sconfitta… ma come protesta!

I politici vorrebbero che noi ci arrendessimo, loro preferisco una persona che si suicida piuttosto che una persona che si rivolta, loro preferiscono una persona che va all’ estero piuttosto che una giovane mente che potrebbe cambiare qualcosa in questo paese…

Non diamola vinta a questa gente, non arrendiamoci, rimaniamo uniti, scendiamo in piazza, cambiamo questo paese, per il nostro futuro e per il futuro di tutti quelli che verranno dopo di noi…

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