“Penso che in ambito sanitario siano soprattutto le persone a fare la differenza, chiaramente mi auguro e spero che poi quelle preposte ad indirizzare tutto il sistema sanitario siano le più valide”. Queste sono le parole di una conduttrice televisiva e radiofonica, attrice, autrice televisiva e scrittrice italiana; ringraziamo Enrica Bonaccorti per la speciale intervista concessa a Nurse Times.
“Gli infermieri sono fondamentali. Io ho avuto nella mia vita dieci ospedalizzazioni e sei operazioni, ed ho sempre avuto un loro appoggio, forse perché sono molto estroversa, parlo, mi interesso, li rispetto molto, sono diventata loro amica. Adesso poi, devono prendere una laurea per diventare dei professionisti di livello e questo è un valore importante perché da autorevolezza al ruolo (le persone che si confrontano con loro sapendo che hanno questo percorso di studio sicuramente avranno più rispetto). Spero che nessuno abbia più voglia di andare a fare questo lavoro così importante fuori dai nostri confini, anche se li sono molto più omaggiati rispetto al nostro paese perché hanno degli stipendi che sono il triplo di quelli italiani, e anche una differente considerazione. Mi auguro che questa categoria finalmente venga onorata, perché è importantissima”.
Questa professione è stata ben raccontata dalla Bonaccorti anche nel suo secondo romanzo “L’uomo immobile”, pubblicato nel 2010 e premiato dal Ministero della Salute, dove si descrive il ruolo di questa figura nei confronti di un malato in “stato vegetativo” e la sua capacità di ascoltare empaticamente chi si trova in una condizione particolare.
La Bonaccorti conclude l’intervita lanciando un saluto a tutti gli infermieri italiani: “Amici miei, speriamo di non vederci dentro le mura degli ospedali; quando volete abbracciamoci fuori, lì siamo più contenti. Grazie veramente del lavoro che fate!”
Savino Petruzzelli
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