Recentemente la redazione di NurseTimes si è occupata dell’iniquo inquadramento degli infermieri militari e della polizia mettendo in evidenza le norme che dovranno essere applicate per consentire al Governo Renzi di portare a casa la tanto attesa “riforma della pubblica amministrazione”.
A conferma che la riforma sia ormai improcrastinabile, in linea con la risposta del 22 gennaio u.s. del Vice Ministro dell’Interno On. Bubbico all’interrogazione parlamentare presentata dalla Senatrice Alessandra Bencini dell’Italia dei Valori (VEDI), si aggiunge ora una importante sentenza del T.A.R. del Lazio, depositata in data 3 febbraio 2016, (Sezione Prima Ter, sentenza n. 1439/2016), che ha condiviso appieno le argomentazioni prospettate dai ricorrenti, sostenuti dal Comitato per la tutela degli Ispettori della Polizia di Stato ed equiparati (COTIPOL), dichiarando sussistente l’obbligo per l’Amministrazione di provvedere alla costituzione del Ruolo Direttivo Speciale della Polizia di Stato che assume particolare rilievo in considerazione del riordino delle carriere.
L‘Amministrazione – come si apprende dal comunicato della Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP) – è stata finalmente bacchettata per la colpevole e grave inerzia, durata oltre 15 anni, che è valsa ad impedire la normale progressione in carriera degli appartenenti al ruolo degli Ispettori. Nel frattempo i carabinieri, i finanzieri e i penitenziari oggi sono diventati Tenenti Colonnelli con tutti i vantaggi connessi alla qualifica, allo stipendio, alle condizioni di rango, alla diversa pensione e soprattutto alla diversa liquidazione. Si prospetta ora l’obbligo di dover intervenire con o senza riordino delle carriere, ipotizzando ad esempio un inquadramento ope legis degli aventi diritto in un istituendo Ruolo Direttivo ad esaurimento.
Ma che ne è stato del ricorso contro il bando per il concorso pubblico di 56 Vice Revisori Tecnici Infermieri della Polizia promosso dalla Federazione nazionale IPASVI?
Correva l’anno 2013 quando la ex-presidente della Federazione nazionale IPASVI, Annalisa Silvestro, comunicava che, su iniziativa della Federazione, cui aderirono diversi Collegi provinciali, era stato notificato il ricorso al T.A.R. del Lazio contro il bando del concorso pubblico per il settore sanitario della Polizia di Stato. (VEDI)
In merito all’esito del ricorso fortemente voluto dalla Silvestro ad oggi ancora nessuna novità, difatti l’azione legale non mirò a bloccare il concorso (infatti, non fu presentata l’istanza di sospensione cautelare), ma puntò a far dichiarare l’illegittimità di sole due norme del bando senza fare riferimento alcuno al ruolo nel quale vengono incorporati i laureati in infermieristica, quello dei vice revisori tecnici della Polizia, appunto, per il quale non è richiesto il possesso del diploma di scuola media superiore. (VEDI)
Alla luce di quanto sopra, per tutelare la professione forse sarebbe stato opportuno pretendere, nelle sedi opportune, il giusto inquadramento degli Infermieri; il fatto che gli Infermieri militari e della polizia debbano essere equiparati agli Infermieri di cat. D del SSN è, e rimane, l’unica certezza che dovrebbe portare la medesima Federazione Nazionale collegi IPASVI alla promozione di una class-action volta a porre fine alle sperequazioni, senza dover attendere ulteriori rinvii del riordino delle carriere.
Redazione NurseTimes
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