Introduzione di Giuseppe Papagni
Riprendiamo il comunicato congiunto di Simeu, Irc, Aniarti e Amietip che contesta la decisione dell’Ordine dei Medici di Bologna di avviare sanzioni disciplinari molto severe nei confronti di alcuni medici coinvolti a vario titolo del coordinamento dell’emergenza territoriale, “colpevoli” di aver predisposto protocolli e istruzioni operative per l’attività degli infermieri impegnati nell’emergenza territoriale. Tale decisione appare incomprensibile, una mera mossa di arrocco su posizioni non condivise dalla comunità scientifica che non giova di certo all’interesse dei cittadini. La nostra redazione si è più volte pronunciata su questo argomento, riprendendo la querelle che sembrava chiusa dopo il pronunciamento da parte della regione Emilia Romagna che aveva chiesto un parere medico legale sulla questione (VEDI).
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Di seguito il comunicato:
Trattamento farmacologico da parte degli infermieri nell’emergenza territoriale
La Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU – Società Italiana di Medicina d’Emergenza e Urgenza), Italian Resuscitation Council (IRC), l’Associazione Nazionale Infermieri di Area Critica (Aniarti) e l’Accademia medica e infermieristica di emergenza e terapia intensiva pediatrica (AMIETIP), esprimono forte preoccupazione per la posizione dell’Ordine dei Medici di Bologna, che ha preannunciato sanzioni disciplinari molto severe nei confronti di alcuni medici coinvolti a vario titolo del coordinamento dell’emergenza territoriale, “colpevoli” di aver predisposto protocolli e istruzioni operative perl’attività degli infermieri.
La SIMEU e l’IRC avevano già elaborato e diffuso lo scorso novembre un Policy Statement comune sul “Trattamento farmacologico da parte dell’infermiere nell’emergenza territoriale” nell’ottica della massima efficacia del servizio al paziente e nel rispetto delle normative vigenti e dell’identità professionale delle figure operanti nell’emergenza sanitaria. Il documento era in linea con le recentissime linee guida internazionali sulla gestione dell’arresto cardiaco e dell’infarto del miocardio, pubblicate nel mese di ottobre 2015, che raccomandano sempre più un’alleanza tra i sistemi di emergenza territoriale la popolazione generale e una forte integrazione di competenze tra operatori sanitari centrata sul paziente e sulla qualità dell’intervento.
E’ dimostrato ormai da anni che per aumentare la sopravvivenza dei pazienti affetti da un gruppo ben definito di patologie acute e gravissime è necessario il trattamento precoce sul territorio da parte di personale specificatamente formato e che opera, sotto il coordinamento delle centrali operative, sulla base di algoritmi basati sull’evidenza e condivisi internazionalmente. In Italia esistono numerose e collaudate esperienze che riguardano la gestione precoce sul territorio delle patologie tempo-dipendenti anche da parte di personale infermieristico addestrato e competente. Grazie all’integrazione tecnologica delle centrali operative 118, alle procedure standardizzate e al trattamento farmacologico precoce sul territorio da parte del personale infermieristico autorizzato è stato possibile salvare molte vite.
Come associazioni di professionisti ci stanno a cuore principalmente la salute e la sicurezza dei cittadini; per questo supportiamo l’approccio multidisciplinare alle emergenze attraverso procedure standardizzate basate sull’evidenza e percorsi di formazione certificata condivisi con la comunità scientifica internazionale. AMIETIP, ANIARTI, IRC e SIMEU, esprimono inoltre piena solidarietà ai colleghi coinvolti nei procedimenti per aver elaborato protocolli sanitari nell’interesse dei pazienti e della funzionalità del SSN.
Allegati
Comunicato congiunto Simeu, Irc, Aniarti e Amietip
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