Da un’idea di Maria Cavallaro, studentessa in Infermieristica al secondo anno, nasce un progetto che promette di diventare un ottimo alleato nella cura delle lesioni da pressione. Maria Cavallaro ci racconta le fasi del progetto, dalla nascita alla sua fattiva realizzazione.
Come è nato il progetto?
Il progetto è nato per caso. Un giorno, mentre svolgevo le mie ore di tirocinio in reparto, mi venne un dubbio sul tipo di prodotto da usare su una Lesione da pressione e sulla medicazione da effettuare.
Andando su internet la ricerca mi costò un bel po’ di tempo, poiché dovetti cercare la linea guida a mio parere più valida.
Cosi pensai che, se avessi avuto la linea guida a portata di mano, avrei potuto immediatamente soddisfare il mio dubbio e mettermi all’opera.
Tornando a casa proposi il progetto a mio fratello Salvo, tecnico della gestione informatica e sviluppatore Android e a mia cognata Fulvia Petrolà, grafico.
Tutti e tre eravamo d’accordo sull’indiscutibile vantaggio di avere a portata di mano uno strumento di conoscenza mirato ed istantaneo.
Decidemmo cosi di metterci all’opera.
Io, tirocinante al secondo anno in Infermieristica a Palermo e dott. In Scienze Motorie, Salvo come developer e Fulvia come grafico.
Quali sono i progetti futuri?
Prossimamente le nostre intenzioni sono di estendere le potenzialità di Nurse Box progettando altre applicazioni utili per gli infermieri sia di reparto, sia per chi si occupa di assistenza domiciliare. Il nostro prossimo progetto riguarderà le scale di valutazione del rischio di LDD, (Braden, Norton, Knoll, Waterlow, Exoton-Smith, Critica) cosi da completare Wound Care.
Con questa applicazione sarà possibile calcolare automaticamente il rischio totale per ciascuna scala associando il valore ad un ID paziente e con la possibilità di inviare o salvare il file in formato testo con tutti i dati.
Successivamente, invece, sarà nostro interesse creare una cartella infermieristica digitale, da utilizzare nei tablet, nella quale sarà possibile inserire le diagnosi secondo i modelli Gordon e pianificare l’assistenza infermieristica associando, anche questa volta, ciascuna cartella ad un ID paziente con la possibilità di salvare in formato testo l’intera cartella, o inviarla al proprio Drive di salvataggio.
Insomma… le idee non ci mancano.
Speriamo di continuare a creare app per gli infermieri e non solo, ma soprattutto di riscuotere successo.
Ma veniamo all’APP Nurse Box dedicato al Wound Care, di cosa si tratta?
Da oggi è disponibile, per smartphone e tablet Android, l’applicazione NURSE BOX dal titolo WOUND CARE, l’applicazione sulla cura e gestione delle Lesioni Da Decubito.
NURSE BOX nasce con l’obiettivo di creare applicazioni dedicate al mondo dell’infermieristica e non solo: verranno trattati temi di anatomia, biologia, fisiologia e tanto altro.
La nostra intenzione è di fornire ai professionisti che operano nella sanità, agli studenti in infermieristica e a chi si occupa della persona a domicilio, un valido ed efficace strumento di conoscenza sempre a portata di mano.
Verranno prese in considerazione le più recenti Linee Guida, il Best Practice e la letteratura scientifica, al fine di creare dei veri e propri “mini-book” interattivi e disponibili h24, ovunque tu ti trovi.
In particolare, Wound Care, offre 12 sezioni.
Alcune di esse riguarderanno la parte puramente “teorica” sulla definizione, la stadiazione (secondo profondità e secondo colore), l’eziologia, le complicanze e i fattori di rischio.
Nelle successive 3 sezioni sarà possibile scoprire tutte le raccomandazioni riguardanti la prevenzione, il trattamento e il Wound Bed Preparation.
Ciascuna raccomandazione presenterà il livello di prova (secondo SNLG) e la forza della raccomandazione.
Sempre all’interno dell’applicazione, sarà possibile visualizzare la scala di valutazione del rischio, secondo Norton e Braden, la terapia medica con le raccomandazioni sull’utilizzo dei prodotti (alginati, argenti, ecc), il glossario dei termini e per concludere, il trattamento per ciascuno stadio.
In alto a destra sarà infine presente il pulsante “fotocamera” attraverso il quale si potranno scattare le foto (in questo caso alle LDD), datarle, descriverle e condividerle o inviarle in email o ancora da salvare sul proprio drive (dropbox, google drive, ecc).
In questo modo sarà possibile creare un vero e proprio archivio fotografico sulle LDD.
Speriamo, prossimamente, di portare a termine un altro progetto che riguarderà… il cuore!
Per scaricare l’APP, che ricordiamo ha un costo di euro 0,61 ed è presente solo per Android, basta scegliere tra le due opzioni:
Per SMARTPHONE
Per TABLET
Massimo Randolfi
Lascia un commento