La piccola Eva, trovandosi il nonno a terra colpito da infarto, non si è persa d’animo e con freddezza ha messo in atto il massaggio cardiaco che le è stato insegnato a scuola. Salvando l’anziano.
Arriva dalla Spagna, un classico ed emblematico esempio di quanto sia importante educare, fin dall’età scolare, i giovani ad una cultura dell’aiuto e della solidarietà.
“Ero in casa quando ho sentito la nonna urlare e ho visto il nonno incosciente, ho provato a sentire il polso e non c’era alcuna pulsazione. Ho iniziato a praticargli il massaggio cardiaco, pochi giorni prima ce lo aveva insegnato a scuola il nostro professore di educazione fisica durante una lezione di primo soccorso”.
A parlare è Eva, coraggiosa ragazzina di 11 anni che vive a Madrid. Grazie alle importanti manovre che le sono state insegnate durante una lezione di ginnastica diversa dalle altre, è riuscita a salvare la vita del suo amato nonno Manuel, che era caduto a terra privo di sensi. Era spaventata, la piccola Eva, ma sapeva che in casa era l’unica a sapere cosa fare in un momento così complicato; quindi, nonostante la tenera età, ha preso in mano la situazione e, dopo aver valutato le condizioni del nonnino e aver appurato che si trovava in arresto cardiaco, si è fatta coraggio ed ha agito: ha allertato telefonicamente i soccorsi ed ha iniziato a comprimere forte e ritmicamente il torace dell’anziano, così come le è stato insegnato a scuola. Col suo massaggio, la bambina ha di fatto ‘rubato’ del tempo prezioso alla morte, ingannata poi del tutto all’arrivo dei soccorritori, che hanno rianimato Manuel.
Queste sono state invece le parole dell’insegnante di educazione fisica, che Eva è corsa a ringraziare la mattina dopo il miracoloso quanto consapevole salvataggio: “Quando me l’ha detto ho avuto la pelle d’oca e ho iniziato a piangere. Ero davvero commosso perché i miei obiettivi sono stati ampiamente raggiunti”.
Racconta di voler diventare un medico, la giovane Eva, che a soli 11 anni ha saputo gestire una situazione ad altissimo impatto emotivo e che addirittura ha dichiarato: “Il massaggio cardiaco è molto faticoso, ma in questi casi serve mantenere il sangue freddo”. E se il buongiorno si vede dal mattino… la Spagna potrà contare, tra qualche anno, su un grande anestesista/rianimatore. O chissà… magari su un impeccabile infermiere soccorritore. Complimenti, piccola Eva.
Fonti: Blitz Quotidiano, 20 Minutos, Today
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