Silvio Berlusconi è stato dimesso dopo l’intervento cardiochirurgico al quale è stato sottoposto presso l’ospedale San Raffaele.
Un bollettino medico è stato rilasciato pochi minuti dopo il suo ritorno a casa dal dott. Alberto Zangrillo, medico personale dell’imprenditore milanese.
“In un paio di mesi tornerà in piena efficienza. Ciò che mi ha colpito è il suo stupore quando le infermiere gli hanno detto a quanto ammontasse il loro stipendio: ha capito che questo mestiere è economicamente sottovalutato”.
Dopo un ricovero durato diverse settimane pare che Silvio Berlusconi abbia effettivamente compreso il valore che sarebbe opportuno attribuire alla professione infermieristica.
La grottesca proposta dell’ex Premier di riqualificare gli operai FIAT in esubero nello stabilimento di Termini Imerese in infermieri previo la frequenza di un corso di formazione della durata di 6 mesi parrebbe essere solo un lontano miraggio.
Ora che Berlusconi si è dimostrato solidale nei confronti degli infermieri, abbiamo il dovere di ricordagli che durante il suo governo:
- ha cancellato la legge n.188 del 17 ottobre 2007 fatta dal governo Prodi che contrastava la sottoscrizione delle “dimissioni in bianco” (pratica illegale tesa ad obbligare i neoassunti a firmare una lettera di dimissioni priva di data, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro) da parte del lavoratore al momento dell’assunzione, così da poter poi ricattare e licenziare il lavoratore in qualsiasi momento.
- ha praticato tagli alla Sanità estremamente gravosi stabiliti nella manovra economica di luglio 2010:
- ha praticato il blocco del turn over ha determinato una carenza di circa 20.000 medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli ospedali e dei servizi territoriali;
- La manovra di Berlusconi ha provocato il licenziamento del 50% dei precari della sanità tra medici e infermieri;
- ha approvato tagli degli indennizzi a chi è stato sottoposto a vaccinazioni obbligatorie che hanno portato ad effetti collaterali, per le trasfusioni andate male, per gli incidenti contagiosi in sala operatoria;
- ha tagliato del 50% i fondi destinati alla formazione professionale del personale;
- le manovre economiche hanno ridotto il finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale di 418 milioni di euro per il 2011 e di 1.132 milioni di euro a decorrere dal 2012 per le economie derivanti dal blocco dei rinnovi contrattuali per il triennio 2010-2012;
- ha modificato le risorse aggiuntive definite per l’anno 2010, pari a 550 milioni di euro, così come individuate nel Patto per la Salute 2010/2012, riducendole a 250 milioni di euro;
- ha ridotto di 1,8 miliardi di euro il finanziamento del SSN nel triennio 2011-2013 (600 milioni di euro per ogni anno) per le spese farmaceutiche.
Nonostante tutto ciò ringraziamo di cuore Silvio Berlusconi per le dichiarazioni di affetto rilasciate dal suo medico personale, forse le circostanze lo hanno costretto a ricredersi e magari a ripensare a tutta una serie di provvedimenti intrapresi dai suoi governi che hanno falcidiato il Sistema Sanitario Nazionale.
Gli infermieri si augurano che gli attuali protagonisti della scena politica italiana si accorgano del loro valore sociale in tempi utili…gli altri paesi europei lo hanno ben compreso da tanto tempo!
Simone Gussoni
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