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NEXT: Modalità e strategie di fronteggiamento dello stress lavoro-correlato

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Introduzione di Giuseppe Papagni

Continua il grande successo per il progetto editoriale targato Nurse Times denominato Nurse EXperimental Thesis (NExT). Sono infatti numerosi i lavori di tesi che giungono a questa redazione (

re*******@nu********.org











) e successivamente pubblicate nello spazio dedicato.
 NExT è il progetto editoriale rivolto a tutti gli studenti in Infermieristica e neo laureati.

La collega Debora Pantani, presenta la sua tesi dal titolo “MODALITÀ E STRATEGIE DI FRONTEGGIAMENTO DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO: ANALISI DEI DATI RACCOLTI IN UN GRUPPO DI INFERMIERI IN UN GRANDE OSPEDALE LOMBARDO”, discussa presso l’Università degli Studi di Brescia Dipartimento di specialità Medico Chirurgiche, scienze Radiologiche e Sanità Pubblica, CdL in INFERMIERISTICA, Relatrice dott.ssa Donatella Placidi, ANNO ACCADEMICO 2013/2014.

…di Donatella Pantani

Obiettivo

In ambito sanitario, lo stress lavoro-correlato costituisce un tema di primaria importanza. In generale, il 25% degli operatori dichiara di aver lo stress tra i rischi occupazionali, determinando un peggioramento dello stato di salute. Questo fattore ha un elevato impatto sia sugli operatori, che sugli utenti che beneficiano delle prestazioni sanitarie erogate ed elevati costi individuali e sociali. Le perdite economiche per le organizzazioni sono stimate come rilevanti, sia in termini di giorni di assenza dal lavoro che in termini di mancata produttività o efficienza dal lavoro. In riferimento allo stress lavoro-correlato, infatti, da molti anni la normativa italiana prevede l’obbligo di valutare lo stress nei luoghi di lavoro.

L’obiettivo principale di questa tesi è formulare ipotesi di gestione del rischio stress lavoro-correlato sulla base dei dati raccolti nel corso di una indagine condotta in una grande azienda ospedaliera mantovana, illustrando le strategie di coping adottate dagli infermieri per fronteggiare le situazioni ad alto rischio emotivo e anche proponendo interventi di contenimento dello stress e di prevenzione del burnout.

Di fatto, le strategie di coping sono, le modalità che definiscono il processo di adattamento ad una situazione stressante. In letteratura, si rileva che le strategie più utilizzate dagli infermieri sono: parlare e ottenere aiuto da colleghi, condivisione di sentimenti con un amico vicino, concentrarsi sui propri sistemi di credenze e di valori che hanno contribuito alla loro capacità di affrontare sfide sul posto di lavoro, impegnarsi in attività extra lavorative come l’esercizio fisico, il volontariato, cercare un mentore di fiducia per fornire una guida professionale e personale, rimanere emotivamente distaccati dai pazienti, mantenere un atteggiamento positivo attraverso l’umorismo, la risata, utilizzo di tecniche complementari come lo Yoga, esercizi posturali, di rilassamento, respirazione e meditazione.

Metodo

L’indagine riguardo lo stress lavoro-correlato e le strategie di coping degli infermieri, è stata preceduta da un esame della letteratura nazionale e internazionale, utilizzando prevalentemente le parole chiave “nursing”, “coping”, “resilience” in diverse combinazioni, considerando le pubblicazioni dell’ultimo decennio.

Per definire la scelta degli articoli è stata formulata la seguente strategie di ricerca PICO:

  • patient=infermieri in ospedale;
  • intervention=strategie di coping;
  • comparison=strategie di coping negli infermieri in ospedale;
  • outcome: interventi di prevenzione dello stress.

Questo lavoro di tesi si è inserito in una ricerca più vasta condotta dall’Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova per la valutazione e la gestione del rischio stress lavoro-correlato. L’elaborato ha utilizzato una parte della casistica raccolta nell’ambito della indagine ospedaliera, ossia il gruppo di lavoratori che ha partecipato volontariamente al seminario per la valutazione e gestione dello stress tenutosi in azienda nel maggio-giugno 2014. Il candidato ha seguito i lavori del gruppo di professionisti dell’azienda impegnati nella valutazione e gestione di questo rischio lavorativo per tutto il periodo.

Per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato è stato predisposto un questionario composto da 3 sezioni: la raccolta di dati socio-demografici e lavorativi; la raccolta di variabili psico-fisiche e la raccolta delle informazioni relative alla legge anticorruzione del 2012, mediante questionario Civit della Autorità Nazionale Anticorruzione.

Conclusioni

I risultati delle analisi descritte non evidenziano condizioni “patologiche” di fronteggiamento allo stress, infatti non sono stati riscontrate variabili collocate al di sotto del range dei valori di rifermento. Deve però essere sottolineato che il confronto tra sottogruppi di soggetti della casistica esaminata ha suggerito interessanti ipotesi di lavoro per l’incremento delle strategie di coping del personale infermieristico, in particolar modo per quanto riguarda il “dipartimento” di appartenenza, l’età e il numero di figli.

In conclusione, la gestione del problema “stress lavoro-correlato” deve essere indirizzata verso la predisposizione ed attuazione di ragionevoli e praticabili strategie rivolte sia all’organizzazione del lavoro che all’interfaccia organizzazione-infermieri e al singolo, modificando le modalità operative e comportamentali ed operando un’attenta sorveglianza sanitaria con interventi individuali di supporto, terapia e riabilitazione. Ai fini della prevenzione dello stress lavoro-correlato, è necessario sottolineare il bisogno di mantenere costante l’attenzione sul problema coinvolgendo attivamente nella prevenzione tutto il personale. Un’ultima considerazione è circa la possibilità di introduzione di interventi a valenza formativa per ridurre e gestire lo stress. La chiave di volta  per incrementare le strategie di coping dell’infermiere potrebbe partire dalla formazione universitaria per poi continuare nella formazione post-base.

Allegato

TESI: MODALITÀ E STRATEGIE DI FRONTEGGIAMENTO DELLO STRESS LAVORO-CORRELATO: ANALISI DEI DATI RACCOLTI IN UN GRUPPO DI INFERMIERI IN UN GRANDE OSPEDALE LOMBARDO

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