Provocazioni riflessive – Le parole e i significati
…di Luciano Urbani, infermiere Mestre
Eccoci qui ad ascoltare parole, parole, parole ed ancora parole….le parole ci danno emozioni, ci aiutano a capire oppure ci possono confondere, alimentare sogni, illusioni, la fantasia, il fantastico, la magia, il miracoloso; si confondono i sogni e i desideri con la realtà dei fatti, l’ottimismo supera il principio di non contraddizione, l’evidenza dipinge la quotidianità di una magica energia positiva, ed ecco che d’incanto tutto è possibile e gratificante.
Le cose belle della vita non si vedono con gli occhi ma si sentono con il cuore. Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni
Finalmente l’infermiere può sognare di essere professionista.
Professione e responsabilità
Come può essere responsabile un professionista che non ha il controllo del tempo sul proprio agire? A che serve accumulare titoli, diplomi o competenze se non si è in grado di esercitare la competenza fondamentale: prendersi cura nel tempo. Il tempo è la competenza essenziale del fare assistenza.
Ma chi è l’infermiere?
Parafrasando Parmenide di Elea: “l’infermiere è, il non infermiere non è”.
Infermiere trascendentale
Ma ecco la scoperta del dottor Manzoni: l’infermieristica trascendentale. Quando la realtà è troppo banale e misera è preferibile sollevare lo sguardo e contemplare orizzonti metafisici, puri e incontaminati, dove pensare vale molto più che fare, dove i riferimenti dell’infermiere non sono più i fatti e le evidenze scientifiche.
Un filosofo afferma:
in un futuro tutti gli infermieri saranno medici e tutti i medici saranno infermieri
Intanto, perché contrattualmente tutti i medici sono dirigenti, mentre solo pochi infermieri lo sono? E come mai gli infermieri sono costretti ad emigrare?
Conoscere per comprendere
Ma il cateterismo è una procedura sterile? una voce sussurra: “secondo me … un po’ è sterile”
La competenza per la prevenzione delle infezioni e la buona pratica con presidi non sterili, con l’incubo incombente dell’era post antibiotica, l’infermiere è più competente del Governo della salute? E la deontologia professionale?
Scegliere per essere
In questo mondo straripante di informazioni, di desiderio di potere e ambizioni di successo ad ogni costo, di abitudine alla convenienza, si inserisce il nostro tentativo di onesto percorso per la ricerca della libertà di parola.
Sarà compreso, sarà utile, sarà condiviso?
Mi sovviene un auspicio: “Enfermeiros unido jamas será vencido!”
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