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Pronto soccorso: codici azzurri gestiti dagli infermieri

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Codici azzurri nei P.S. gestiti autonomamente dagli Infermieri. Questa è la proposta del Consiglio direttivo del Collegio Ipasvi di Massa Carrara, presieduto dalla Dott.ssa Venturini

Il Collegio Ipasvi di Massa Carrara, presieduto dalla dott.ssa Brunella Venturini, ha depositato un progetto per ridurre i tempi di attesa nei PS. Attraverso un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Tirreno”, la stessa Venturini ha affermato che la “cura” per risolvere i tempi di attesi, spesso interminabili, presso i “pronto soccorso” del Territorio di Massa Carrara è costituita da due “medicine”.

  1. Prima Medicina: introdurre nei PS una guardia infermieristica che si occupi e gestisca le emergenze meno gravi, quali ferite, abrasioni, ustioni, patologie dermatologiche meno gravi, traumi e problematiche di lieve entità; tale guardia deve essere disponibile 24 ore su 24 e deve essere composta da infermieri esperti;
  1. Seconda Medicina: Introdurre gli Infermieri di Famiglia, che pari al medico di famiglia, vada a casa dei pazienti per controllare problematiche di lieve entità.

Il codice azzurro, oramai attuato in diverse Regioni, è un codice utilizzato nei Pronto soccorso che definisce un’Urgenza minore e precede i Codici Verdi, nella lista della gravità. Solitamente per i codici azzurri ci si riferisce a problemi “acuti” ma di scarsa rilevanza clinica.

La proposta finora rimasta inascoltata, sarebbe innanzitutto una possibilità per ridurre i tempi di attesa nei P.S., terribilmente affollati, ma allo stesso tempo sarebbe una possibilità per applicare nuove strategie nella riduzione dei costi e nel garantire ai pazienti con maggiore necessità una assistenza qualitativamente migliore. L’infermiere, oramai professionista autonomo, è in grado di gestire situazioni di questo genere. Allo stesso tempo, introdurre una figura come quella dell’infermiere di Famiglia, rappresenterebbe una maniera per avvicinarsi agli “standard europei”. Infatti l’infermiere di famiglia è una figura già esistente da tempo nei vari Paesi Europei, dando degli ottimi risultati.

Ma come tutte le cose in Italia, soprattutto quando si parla di professione infermieristica, fa sempre difficoltà ad essere recepita a livello governativo.

Secondo la Dott.ssa Venturini: “L’attivazione del Nuovo Ospedale delle Apuane ha richiesto grandi sforzi da parte del personale infermieristico dell’Asl che è riuscito ad evitare – per quanto possibile – disagi all’utenza, rinunciando ripetutamente a festività e riposi. Ma le criticità non mancano. Già nel novembre 2015 avevamo provveduto, inascoltati, a segnalare ai vertici aziendali e regionali, nonché alla Gestione rischio clinico della Regione Toscana, alcune delle problematiche emerse nell’istituzione di alcune aree assistenziali (i vecchi “reparti”). Criticità, purtroppo, estese successivamente a tutti gli ambiti e livelli di intensità di cura ed assistenza”.

Nel marzo scorso abbiamo presentato un documento con proposte per migliorare la qualità dei servizi offerti con l’apertura della nuova struttura. In particolare: istituzionalizzazione dell’infermiere di famiglia, infermiere case manager (ossia un infermiere che si fa carico di tutto il percorso di cura di un malato), guardia infermieristica 24 ore su 24”.

Secondo la dott.ssa Venturini, questo rappresenta un sogno irrealizzabile?

No. Alcuni di questi servizi, vedi il See and Treat esistono già in altre parti della Toscana (dove hanno ampiamente dimostrato di funzionare); altri, come la guardia infermieristiche operativi in altre parti d’Italia. Insomma, dicono gli infermieri dell’Ipasvi, la soluzione c’è. Basta attuarla”.

A cura di

Gianluca Pucciarelli

Fonte

Il Tirreno di Massa Carrara. Un infermiere per curare i codici azzurri. Avaible su m.iltirreno.gelocal.it

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