… “UDI che va, UDI che viene” …
Ancora poche ore e nell’U.O di Lungodegenza dell’Ospedale Santa Maria del Prato di Feltre, in via sperimentale, sarà introdotto un nuovo modello a gestione Infermieristica, voluto dalla direzione professioni sanitarie guidata da Alberto Coppe.
Tale modello favorirà la gestione dei pazienti post acuti e la gestione dei pazienti affetti da patologie croniche , migliorando l’integrazione con il territorio.
L’U.O sarà organizzata in due settori assistenziali:
- UDI (Unità di degenza a gestione infermieristica) con 12 posti letto, a gestione infermieristica, la cui equipe è costituita da Infermieri, operatori socio sanitari e di un infermiere case manager.
- DID (unità di degenza a didattica integrata) anche essa di 12 posti letto, la cui equipe invece è costituita da infermieri, esperti nella formazione universitaria e da Studenti del Corso di Laurea in Infermieristica (2°-3° anno) seguiti nelle 24 ore da un tutor didattico. Tale modello favorirà non solo le necessità assistenziali dei pazienti ma anche gli studenti, nella presa in carico dell’utente, in una logica di responsabilità, permettendo di esercitare in modo completo le attività clinico assistenziali.
L’accesso ad entrambe le sezioni avverrà solo tramite trasferimento dalle altre U.O dell’ospedale.
“Questo modello sperimentale ci permetterà di favorire un’appropriata gestione del ricovero ospedaliero fornendo un’alternativa di cura e assistenza”, spiega il Direttore Sanitario Lorenzo Tognon, “la gestione a prevalenza infermieristica, inoltre, ci consentirà di favorire il lavoro multidisciplinare integrando le diverse figure professionali dell’ospedale e del territorio”.
Nonostante la tempesta che ha investito in questi giorni l’UDI dell’Ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia (VEDI), dove ricordiamo che a seguito del ricorso promosso da alcune associazioni sindacali mediche, il TAR Umbria ha bocciato UDI ritenendola “illegittima”, è bello respirare comunque aria di cambiamento.
E’ certamente troppo presto parlare di cambiamenti radicali da questo punto di vista, ma sembra che un vento di moderata novità stia soffiando.
Gli obiettivi di tale modello saranno quelli di garantire il mantenimento di un’adeguata qualità dell’assistenza alla persona, favorendo al meglio il recupero dell’autonomia dell’individuo e l’integrazione tra strutture ospedaliere e territoriali nonchè lo sviluppo e la condivisione di percorsi assistenziali.
Sperando che tale novità non sia ostacolata come è avvenuta in altre realtà del territorio nazionale, ne approfitto per dare un grandissimo in bocca a lupo a chi si cimenterà in tale progetto.
Ad Maiora Colleghi!
Federica Olivazzi
Sitografia
www.gobelluno.it
www.corrieredelveneto.corriere.it
www.ospedale.perugia.it
www.ulss.belluno.it
www.ulssfeltre.veneto.it
Immagine
www.intermediachannel.it
Lascia un commento