Un’ennesima disavventura derivante dalla disastrosa situazione occupazionale italiana ha visto protagonista una giovane infermiera neolaureata.
“Non vogliamo più proseguire il rapporto con lei, le chiediamo solo di rimanere finchè non troveremo un sostituto”
Maria, (nome di fantasia) era riuscita a farsi assumere presso un laboratorio analisi tramite partiva Iva riuscendo a guadagnarsi pochi euro lordi orari che le avrebbero permesso a malapena di sopravvivere ma all’improvviso anche questa fonte di sostentamento è venuta meno dopo aver comunicato il suo inaspettato stato interessante.
“Sono stata cacciata perché ho voluto portare avanti la gravidanza”.
Una giovane infermiera è stata licenziata dal laboratorio di analisi cliniche di San Giorgio a Cremano con questa motivazione.
Potrebbe sembrare una storia come molte altre, ma che comunque lascia l’amaro in bocca.
“Nella mia testa ho pensato per un attimo che non l’avrebbero presa bene, ma mai mi sarei aspettata questo atteggiamento”.
L’infermiera, provata per la notizia appena appresa prosegue: “Io e il mio compagno, abbiamo scoperto tardi della gravidanza. Ero già al terzo mese.
Dopo una settimana circa dalla notizia mi sono recata dal responsabile e gli ho detto tutto. In un primo momento non mi hanno detto nulla”.
Ma dopo circa 15 giorni, lo stesso impiegato ha convocato Maria.
“Mi hanno telefonato e mi hanno detto che non avrebbero più voluto avere rapporti lavorativi con me. Hanno fatto un giro di parole per poi dirmi che non avrei più lavorato con loro”.
Ma non è tutto. Nello stesso colloquio, il responsabile le ha fatto una richiesta davvero incredibile:
“La stessa persona mi ha chiesto di poter restare un’altra ventina di giorni, giusto il tempo di trovare un sostituto”. La mia rabbia a questo punto è aumentata. Considerato il mio stato, però, per proteggere il mio bambino, mi sono calmata”.
Fonti: ilventiquattro.it
Lascia un commento